Appunti Dell'Estate Indiana
Per Iniziare datti la forza di abbandonare gli idoli esteriori e ricostruisci la tua Spiritualità abbandonando Tutto ciò che è Illusorio
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Queste sono le mie frasi che
hanno ispirato questo saggio
1-una spiritualità burocratica è un ingiustizia
2-Violentare Psicologicamente La Coscienza Di Coloro Che Sono Stati i Colonizzatori .....Nei Vari Stadi Della Storia ...Siano Essi Di Qualunque Razza..... è Simbolo Di Grande Vittoria Per La Tradizione.... Ed Amore Verso Le Origini Dell'Universo
3-Perchè Gli Amici si Scelgono Durante Il Tempo?Equilibrio
4-Autostima Di Sè e Della Propria Natura
5-Il Mondo Non è Solo Ideale ma Anche Natura e Rapporti Umani Verso L'ambiente Verso, Ciò Che Circonda , Verso Le Energie Che Ci Dà E Che Noi Diamo, Verso Il Rispetto Per La Propria Terra E Radice
6- Non ti deve Interessare Più Informarti e contro informarti avere il Controllo E IL Sub Controllo, dare Per Forza Un Martirio Nelle Cose Questa Non è Passione ..Il Mondo Il cielo la terra Non è Ideale Esiste Per Te e Tu Sei Qui Per Loro ♥
7-Quell'Alieno Sei Tu, Quel Diavolo Sei tu , Quel Niente Sei Tu , Quel Bambino Sei Tu, Quel Bue Sei Tu , Quell'Uovo Sei Tu, Quel Generale Tedesco SEi TU, Quell'operaio Russo Sei Tu ,Quella Macchina Celeste Sei Tu, Quello Che Non Ti Chiama Per Nome Sei Tu, Quell'odore Sei Tu , Quella Voce Sei Tu.............. Nella Tua Essenza ...Il Mondo Ideale è Come Costruirsi Uno Specchio PER me Ora... Costruire Questo Specchio NON Rappresenta La Mia Essenza....Poichè è Solo Uno Specchio....Ho Idealizzato Troppo La Mia IMMAGINE E Ignorato Tutto Il Resto: Le Energie Dell'Universo Che Non Hanno Segreto Ma SONO Dentro Ogni Forma Di Vita
8-Quella Donna Di Facili Costumi O Quella Bella Modella è Solo Una Costruzione Ideale...La Bellezza Ideale Non è Essenza ...L'amore Sì
9-l'Essenza Del Nostro Corpo Del Nostro Spirito E Della Nostra Mente Non Ha diritti per Noi Occidentali Questo Fa si Che L'amore Sia Una Cosa Obbligata e Non Naturale..... Se L'occidentale Credesse Pìu Nel Senso Del Dovere di Dare e Condividere Il proprio Amore In Questo Modo La Logica E Quindi La Mente Ne Trarrebbe UN Enorme Vantaggio ...Ed Onererebbe La Propria Sacralità Di Essere Vivente , La Propria Autostima E La Propria Terra .....Il Nostro Spazio Essenziale quindi La Casa Intesa Come Universo Per Gli Orientali
10-Ciò che si perde è nell'aria Queste 2 Cose Contengono Energia Quindi Si Rigenerano In Vita
11-Shiva Non Sà Cos'è Il Perdono Perchè Dalla Natura Non gli è Stato Imposto L'amore ...Semplicemente Perchè La natura è Amore ...Egli Danza Con Le Sue Innumerevoli Braccia E Distrugge Per Generare In Qualunque Momento Per Generare In Qualunque Momento
12-Dai Piccoli Segni Di Vita puoi riuscire a vedere una luce infinita
13-Nel 1500 D.C. Cartesio Disse :Penso Dunque Esisto... Quanto Tempo Ha Meditato L'Occidente: Poco
14-Nel 384 A.C. Aristotele Disse : L'uomo è Un Animale Sociale ...Secondo Me Gli Animali Non Rappresentano La Società ...Non Penso Che Se tu Prendi A Calci Un Cane E Poi Gli Chiedi Scusa Lui Capirebbe E Accetterebbe Le Tu Scuse Condividendo Il Tuo Dolore...Questo Mi Fa Capire Che Aristotele Aveva Poca Stima Di Se Stesso E Degli Altri.....
15-L'amore è Condivisione , Condivisione Di Gratitudine e Apprezzamento:)
16-Ognuno è Medico Di Se Stesso....Questa Frase Ha Un Valore Universale D'Amore
17-Piangi Non Rimpiangere
18-Sorridi Per Poi Ridere ....L'Eternità
19-S. Agostino Disse: Ama E Fa Quel Che Vuoi ......Immagino Il Dio Pulito Di Sant'Agostino Che Mi Giudica E Immagino Lo Sporco Satana A Bacchettarmi Per Aver Fatto Quello Che Volevo...
20-Il Dio Giudaico/Cristiano Ha Parlato Di Sè Definendosi Alfa e Omega Il Mio Intuito Naturale Mi Porta A Pensare Che Qualcosa Di Noi Così Finirà Come Lo Sono Le Lettere ......I Numeri Invece Molto Affini Alla Natura Perchè Essenzialmente Sono Spazio Tempo Mi Parlano Di Infinità..E Quindi Verità, Essenza Rigenerazione Logica E Natura :D Si Espande, Continua ed Infinita Come La Gradazione dei Colori è La Matematica Dei Numeri e Della Musica
21-Che Differenza C'è Tra Uno Che Cammina Sulle Acque ed uno Che Viene Rappresentato Con Un Cuore Di Spine? Camminare è Vita La Rappresentazione Di Quel Cuore è solo uno Specchio....
22-La Prima Cosa è La Natura, La Madre che Ti Fa Nascere .....Chi Più Di Una Madre Vuole Bene Al Proprio Figlio ? Il Padre In Seguito Giudica Essendo Come Lei UNA cosa Sacra Ed Avendo Questo Potere che nel tempo Entrambi Useranno Con Amore ....Così Vedo e Sento Io Ora
23-L'Universo è Una Porta Che Si Attraversa
24-Spazio Ai Giovani Senza Conoscere Lo Spazio ....Occidente
25-Io Farei Governare Tutto AD Una Bambina di 4 ANNI
26-Accetto Le Mie Ricchezze
27-Quanti Maestri Più Anziani Di Noi E Più Poveri Di Noi Hanno fatto Gesti e Parole Che Non Sono State Ascoltate Nelle Nostre Scuole?
28Aria Vuol Dire Ancora Amore Per La Pace e Quindi Ancora Carne E Piacere Apprezzate I Piccoli Insegnamenti Come Dei Bambini e Capirete....
29 Si Sceglie Forza E Coraggio Quando Si Incomincia A Rispettare Le Proprie Virtù in Maniera Naturale
30 Ricorda Sempre Dove Sei E Da Dove Vieni:)
31 Guardare Una Ragazzina Su Una Sedia A Rotelle Che Si Muove Sempre Meno E Riesce A Salutarti con un Semplice Gesto della Mano Per Me è una cosa di Valore Assoluto
32 La religione è l'oppio dei popoli secondo Marx ....come si fa a pensare ad un popolo quando la religione dovrebbe essere qualcosa di personale dico io....
33 Zeitgeist Non C'è Come Storia ;è Quella La Bufala Del Controllo Sociale
34 Fuoco trasforma_Fuoco brucia la tua virtù _fuoco brucia la tua viltà.
35 Utopia di Pace Eterna
Ecco una descrizione dei sette chakra principali per capire meglio questo saggio:
Muladhara chakra (o centro basale, plesso radicale, chakra della radice)
Questo centro sottile dai 4 petali viene collocato tra l'ano ed i testicoli o la vagina, nel perineo. Sarebbe collegato a reni e ghiandole surrenali. Le sue funzioni fisiologiche riguarderebbero la produzione del sangue e delle ossa e le attività riproduttive. Perdite materiali (p.e. una perdita in borsa) chiuderebbero questo chakra. Da questo chakra arriverebbe una "energia terrestre" e la sua chiusura produrrebbe la sensazione che "manchi la terra sotto i piedi".
Ha come simbolo geometrico il triangolo con un vertice in basso racchiuso in un quadrato, emblemi il primo dell'organo sessuale femminile e il secondo dell'elemento Terra; in esso dorme Kundalini. Il loto presenta quattro petali. Il suo Mantra-seme è Lam, La divinità preposta a questa ruota è Brahma, la sua energia vitale prende il nome di Savitri o sposa del creatore.
Il significato del nome di questo chakra è «radice», ovvero principio-energia capace di assicurare sviluppo e nutrimento a ogni cosa. È orientato verticalmente con l'apertura dell'imbuto verso la Terra. La sua funzione principale sarebbe legata al corpo materiale, all'istinto di sopravvivenza e produrrebbe un senso di armonia fisica e mentale in rapporto alla natura, soddisfacendo i bisogni primordiali quali il cibo, l'acqua, l'aria, il riposo. Poiché ha
solo un polo, tenderebbe ad essere un po' più grande degli altri chakra.
Swadhisthana chakra (o centro pelvico)
Questo centro sottile gravita attorno al Nabhi, come un satellite, delimitando così la regione del Void. È il solo chakra mobile. È situato sotto il ventre, circa due dita sotto l'ombelico, alla base del canale destro, Pingala Nadi. Controllerebbe l'apparato riproduttore, le gonadi, le ovaie, l'utero, la vescica, la prostata. Grazie ad esso l'uomo e la donna godrebbero ed offrirebbero piacere sessuale. E' descritto come un centro molto energetico, soprattutto nell'uomo che durante l'orgasmo emetterebbe con lo sperma una grande quantità di energia (in Cina l'eiaculazione viene anche chiamata "piccola morte").
Ha come simbolo geometrico la falce di luna racchiusa in un cerchio, emblema dell'elemento Acqua; i petali del loto sono sei. La divinità preposta è Varuna, la sua energia vitale o Shakti è Sarasvati. Le ghiandole endocrine che sarebbero associate a questo chakra sono le gonadi ed ovaie. È di colore arancio, è bipolare ed orientato orizzontalmente.
Svadhisthana è legato al mondo materiale, al piacere fisico, alla gioia di vivere, al desiderio. Un suo cattivo funzionamento deriverebbe da conflitti nella sfera sessuale, come tradimenti, abusi, litigi.
Manipura chakra (o del plesso solare)
Questo centro è chiamato anche Nabhi e si trova nella regione del plesso solare appena sotto il diaframma. Viene associato al benessere individuale e collettivo, all'accettazione del prossimo, alla forza di volontà individuale. Sarebbe legato allo stomaco, all'intestino, al fegato, alla colecisti, alla milza, al pancreas. Si bloccherebbe a causa di grandi spaventi (con contrazione dello stomaco) o per reazione a situazioni o persone che non vengono accettate e tale blocco provocherebbe incapacità di rimanere calmi, scoppi d'ira, iperattività, disturbi di origine nervosa. L'elemento di questo chakra è il fuoco. Ha come simbolo geometrico il triangolo equilatero. I petali del loto sono dieci. Il mantra-seme è Rang, la sua energia vitale è Bhadrakali. È di colore giallo, è bipolare ed orientato orizzontalmente.
Anahata chakra (o centro del petto o del cuore)
Questo chakra sarebbe situato al livello del plesso cardiaco, dietro lo sterno, nell’asse del midollo spinale. In esso, fino all'età di 12 anni, sarebbero prodotti gli anticorpi, inviati nel "sistema sottile" (un concetto della filosofia indiana la cui esistenza non ha però riscontro scientifico) contro gli attacchi esterni a corpo e psiche. Lo sviluppo non corretto o il blocco del chakra del cuore causerebbero sentimenti
d’insicurezza. Da questo chakra centrale dipenderebbero tutti gli altri. Sarebbe la sede dello Spirito, la fonte della forza onnipotente, manifestata in Shiva. Tale chakra viene associato ad una personalità sana e dinamica, piena di amore e compassione e all'amore per la famiglia. Si chiuderebbe in caso di conflitti in famiglia, abbandono, perdita di un caro. Tale chiusura si ripercuoterebbe col tempo su cuore e polmoni e causerebbe polmoniti, asma, malattie cardiache. Questo chakra sarebbe associato anche al timo.
Ha come simbolo geometrico il doppio triangolo incrociato. I petali del loto sono dodici. Il Bija-Mantra è Vam, la divinità è Isana e la sua energia vitale è Bhuvanesvari. È di colore verde, bipolare, orientato orizzontalmente e il suo elemento è l'aria.
Vishudda chakra (o centro della gola)
Questo chakra si situerebbe a livello del pomo d'Adamo nell'uomo e nell'incavo della gola nella donna e sarebbe responsabile del funzionamento del collo, della lingua, della nuca, della bocca, delle orecchie, del naso, dei denti. Attraverso esso si attuerebbe la comunicazione con gli altri e con le divinità e sarebbe la fonte dei mantra che si cantano. A livello fisiologico, controllerebbe il funzionamento della tiroide. Con il chakra aperto la persona comunicherebbe con voce chiara e ferma, mentre si chiuderebbe quando viene bloccata l'espressione della
propria personalità e quando c'è insoddisfazione per il proprio lavoro o per i propri studi. La chiusura causerebbe mancanza di voce, torcicollo e malattie della gola e della tiroide.
Questo chakra ha 16 petali, ha come simbolo geometrico il triangolo equilatero nel quale è inscritto un cerchio, emblema dell'elemento etere (Akasa). Il Mantra-seme è Ham. La divinità preposta è Sadasiva e la sua energia vitale è Sakini. È di colore blu, bipolare, orientato orizzontalmente. Quando sviluppato, conferirebbe infatti il potere di esprimersi e parlare in modo estremamente persuasivo e convincente.
Ajna chakra (o centro frontale o terzo occhio)
Questo centro nel corpo fisico è rappresentato dall’incrocio dei due nervi ottici nel nostro cervello (il "chiasmo ottico") e controllerebbe il funzionamento della ghiandola pituitaria e gli occhi. Un affaticamento eccessivo della vista (per cinema, televisione, computer o lettura di libri) nuocerebbe a questo chakra che sarebbe anche danneggiato dai cattivi pensieri. Influenzerebbe il mesencefalo. Questo chakra permetterebbe di pensare al futuro, creare progetti, di sviluppare percezioni extrasensoriali come la capacità di vedere senza l'uso del senso della vista, di raggiungere stati mistici, di percepire la cosiddetta aura (un presunto campo che circonderebbe le persone, ignoto alla scienza, da non confondere con ciò che viene chiamato aura in medicina) e
di viaggiare nel cosiddetto "piano astrale". Il chakra si chiuderebbe in caso di delusioni per la mancata realizzazione di un progetto di vita. Gli squilibri si manifesterebbero attraverso incubi, fenomeni psichici incontrollati o sgradevoli, mancanza completa di sogni, confusione mentale e con malattie collegate alla vista e mal di testa frontale.
Sui due petali del loto vi sono le lettere Ham e Ksam. Contiene la rappresentazione della sacra sillaba Om, sintesi di tutti i mantra. La divinità preposta è Shambhu e la sua Shakti è Siddha-Kali. È di colore viola, bipolare, orientato orizzontalmente.
Sahasrara chakra (o centro coronale o dei mille petali)
Sarebbe situato nella ghiandola pineale e costituito dalla riunione dei sei chakra. Sarebbe uno spazio incavo, sui bordi del quale si troverebbero mille nervi. Questi nervi si potrebbero vedere sezionando il cervello trasversalmente. Prima della realizzazione del sé questo centro è chiuso dall'ego e dal superego. Illuminato dal risveglio della kundalini, diventerebbe simile a un fascio di fiamme dai sette colori che si integrano creando infine una fiamma di colore cristallo chiaro. Ciò corrisponderebbe alla libertà assoluta, alla gioia dello spirito, alla serenità, alla relazione tra la coscienza dell'individuo e quella dell'universo. Questo chakra si chiuderebbe in caso di "quasi svenimento" per evitare la perdita di coscienza e la fuoriuscita
dell'anima. Fisicamente si manifesterebbe con vitiligine e vertigini e nel campo psicologico con noia, insoddisfazione, odio verso Dio.
Ha nel suo cuore un loto più piccolo a dodici petali in cui è inscritto il triangolo chiamato Kamakala, che simbolicamente raffigura la sede della Shakti Suprema, cioè la "forza cosmica" non individualizzata. Nei mille petali del loto sono contenute tutte le lettere dell'alfabeto sanscrito. È di colore bianco ed è orientato verticalmente con il relativo imbuto che punta verso il cielo.
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Dio si manifesta in tanti modi a me si è Manifestato la prima volta ,tanti anni fa ,tramite la sua voce ,una voce bassa di tonalità e profonda .....ogni qual volta l'ho cercato lui mi ha aiutato e c'è un verso della Bibbia che
dice :quando sei in segreto nella tua camera e chiedi al Signore è lui che ti ascolta e non c'è bisogno di parlare troppo è Lui Che ti ascolta e sa già da prima quello che gli vuoi chiedere (quando vuoi pregare entra nella tua
camera ,chiudi la porta e prega è il Padre tuo che ti vede nel segreto e ti darà la ricompensa e quando pregate non moltiplicate vane parole
come i pagani che credono di essere esauditi a forza di parole poichè il Padre vostro sa già di cosa avete bisogno prima che glie Lo chiediate _____San Matteo 5,40 - 6,24)
Poi Un giorno dopo aver capito che non potevo far più nulla se non ritrovavo la mia spiritualità mi diedi all'Induismo*1 scoprì la funzione dei 7 chakra e del terzo occhio vi trovai una gran meraviglia ed una volta entrati nel regno Di Dio è sempre una gran cosa ritrovarlo
*1L'Induismo[1] (o, secondo alcuni indologi italiani, Hindūismo[2]) tradizionalmente denominato Sanātanadharma[3] (devanāgarī सनातन धम , lett. «legge/ religione[4] eterna[5]»), è, tra le principali religioni del mondo, quella con le origini più antiche; conta circa 1 miliardo di fedeli, di cui circa 828 milioni in India[6].
Dare una definizione unitaria dell'induismo è difficile, poiché esso – più che una singola religione in senso
stretto – si può considerare una serie di correnti religiose, devozionali e/o metafisiche e/o teologico-speculative, modi di comportarsi, abitudini quotidiane spesso eterogenee, aventi sì un comune nucleo di valori e credenze religiose, ma differenti tra loro a seconda del modo in cui interpretano la tradizione e la sua letteratura religiosa, e a
seconda di quale aspetto diviene oggetto di focalizzazione per le singole correnti[7].
Un Giorno estasiato dalle voci andai in montagna per pregare ,e già in quei momenti ,alcune delle voci che sentivo ,mi dicevano adesso Paolo farà una preghiera a cui nessuno è arrivato a fare :mi misi in posizione yoga ed incominciai a pregare verso il Sole ... pregavo perchè io non volevo più soffrire e
che non potevo essere considerato come un pezzo di carta qualunque ,fin quando le voci mi dissero che il sole mi aveva ascoltato ,ed allora incominciai a correre con il dito puntato sempre verso la sfera di fuoco dalla montagna fino a casa per un di totale 3 o 4 km , in quella corsa ho voluto descrivere tutti i popoli dagli indiani asiatici a quelli nativi americani,tornai a casa correndo, nessuno mi vide in paese di primo mattino, non perchè in giro non ci fosse gente ma perchè probabilmente la mia preghiera entrò in contatto con la sfera del sole e fui luce agli occhi degli altri da allora ebbi questo potere sovrannaturale di far uscire il sole tramite la meditazione ..... in quei giorni provavo come per
magia i miei poteri , mi ero studiato bene i meridiani che scoccavano sulla pietra di una chiesa del mio paese e tramite il vento e la meditazione e preghiera riuscivo a fare uscire il Sole (la magia bianca mi usciva per circa l'80% - 85% dei casi)
Un giorno ebbi a che fare con una specie di possessione da parte di un demone occidentale quel giorno fu lunghissimo mi trovai a girovagare per il paese a porre delle domande , a chi incontravo, di cui già sapevo la risposta....tutto finì con una gran dormita che mi feci.
Un' altra sera invece sembrò possedermi un demone orientale incominciavo a non ragionare più bene parlavo da solo a casa in una lingua incomprensibile; fin quando non andai a dormire di li incominciai ,nelle prime fasi del sonno, a pregare tramite dei mantra e mentre pregavo creavo un nuovo mondo che riuscivo a vedere tramite il mio sogno
In quei giorni ascoltavo pure la voce della ragazza di cui sono innamorato che voglio chiamare Witney (un nome fittizio) oltre alle altre voci sciamaniche*2 che già ascoltavo, tra queste presenze c'è quella di una bambina che da un bel po' di anni a questa parte mi parlava essa mi diceva che in quel periodo ; io avevo creato un
pianeta in cui io e Witney eravamo gli dei solo che ci incontravamo di rado perchè uno era di una costellazione del nord ed una era del sud...mentre la voce che io consideravo essere quella di Dio mi diceva che nelle nostre reincarnazioni del passato io e Witney saremmo stati in Egitto dove mi sarebbero state rubate delle presunte idee da Witney e da un altro mio amico ,di cui do il nome fittizio di Vladimir ,per costruire una piramide e che il giorno dopo io sarei stato costretto ad uccidere Vladimir ,per volere dell'impero egiziano, mentre Witney non si è capito bene, se sarebbe stata costretta a fuggire oppure se fosse stata condannata pure lei .
*2Sciamanesimo, in antropologia culturale, è un termine che indica l'insieme delle credenze ed il modo di vivere e di vedere il mondo, di società animiste non alfabetizzate, imperniato intorno ad una particolare figura di guaritore- saggio ed alla sua attività magico-religiosa: lo sciamano. Lo sciamanesimo si riferisce a una vasta gamma di credenze e pratiche tradizionali che comprende la capacità di diagnosticare e curare malattie, nonché tutti i possibili problemi della comunità e del singolo, dal come procurarsi
il cibo al come sbarazzarsi dei nemici. Ciò attraverso l'asserita capacità dello sciamano di "viaggiare" in stato di trance nel mondo degli spiriti e di utilizzare i loro poteri. È questa la principale caratteristica dello sciamano che lo contraddistingue da altre forme di guaritore.
Lo sciamanesimo è un'antichissima pratica transculturale che presenta caratteri distintivi ben precisi e comuni, all'interno di una struttura flessibile, capace cioè di adattarsi a diverse culture e religioni.
Secondo la bambina , io nella mia prossima reincarnazione (Quella in cui sono un Dio) avrei gli occhi di fuoco e Witney quelli del mare e che poi incomincio nel mio nuovo pianeta ad essere pietra poi cavallo e poi via via altre forme di vita.
In un'altra occasione la voce di Dio mi disse che lui voleva tornare da suo nonno che è situato dov'è Urano tutto ciò mi accade perchè io sono un musicista ed in quel periodo ero affascinato dalla musica delle sfere*3 dove ogni pianeta ha una sua nota fondamentale ed un determinato campo di frequenze audio .
Vorrei precisare che spesso la voce della bambina e quella di Dio dicono la verità quando le interpello per fatti della mia vita reale....
*3Musica delle sfere Nel nostro sistema solare, ogni pianeta esegue una nota.
Trattandosi di frequenze molto basse, le note "suonate" dai pianeti del nostro sistema solare, risultano ben lontano dalla soglia dell'udibilità (circa ventotto ottave più gravi delle note più basse di un pianoforte), ed in ogni caso, il vuoto quasi assoluto che si pone fra noi ne impedirebbe la percezione. Tuttavia, forse per una strana coincidenza, i pianeti del sistema solare eseguono una melodia che, anche se leggermente stonicchiata, potrebbe ricordare una delle progressioni armoniche più semplici e diffuse nella musica (tonica,sottodominante, dominante, tonica).
Poi c'è la voce di Gesù .....un giorno questa mi disse che vorrebbe la vita su Marte per il pianeta terra, a differenza della voce di Dio che non vuole tutto ciò;
e con questo vi racconto di un altro sogno con protagonisti me e Witney ,che nel sogno mi aspetta in un bar del mio paese lei ha gli occhi rossi però è speciale ed è molto bella e da li a poco dobbiamo andare a fare una missione su
Marte dove si dice che vincerà il comunismo a differenza di quanto succede sulla Terra dove la destra la fa da padrone; tutto questo per quanto riguarda ciò che mi dice la voce di Gesù.
Un giorno invece durante una mia passeggiata per il lungomare della mia città mentre guardavo il sole assolto nella meditazione vidi ,per mezzo del sole formarsi con le nuvole la figura di Gesù con le ali da angelo di qui scrissi una piccola poesia:”E GESù MI APPARVE TRAMITE LE NUVOLE DI FIANCO AL SOLE; IL SUO CORPO ERA D'ORO PER I RAGGI, CHE EMANAVA LA SFERA DI
FUOCO , POI MI LASCIò DICENDOMI " è LI CHE SONO IO" .......EFFONDENDOSI DI NUOVO CON LE NUVOLE ED IL CIELO ;E CON LE SUE ALI DA ANGELO ROMANTICO VARCAVA DI NUOVO PER L'INFINITO MENTRE IO ESTASIATO CONTINUAI A SOSPIRARE PER IL SOLE, PER LA VIA DEL
PORTO ,MENTRE I GABBIANI MI CANTAVANO DELL'AMORE CHE IO PROVO PER LEI”
Un'altra volta invece mi sentivo chiamare dalla voce di Witney che mi diceva di andare su lungomare in una spiaggetta ,arrivato sul posto vidi 7 colombe bianche volare in cielo a forma di V ....Con ciò ho scritto un'altra poesia :”E lei mi chiamava continuamente quel giorno ed io la seguii per il lungomare ,non era lei in persona che
mi chiamava ,ma quando fui arrivato a lungomare apparvero sette colombe bianche nel cielo come segno d'Amore”
Per informarmi sulla mia nuova spiritualità bazzicavo ,in quel periodo ,su internet fin quando non mi sono imbattuto in un intervista ad uno scienziato americano Gregg Braden che parlava di Autostima
L'autostima ,può sembrare banale ma, è un valore molto profondo ;per autostima non voglio dire egocentrismo ma semplicemente la stima della propria natura ,siano essi dei limiti o dei valori che si hanno...questa frase mi è venuta in mente quando ho sentito parlare dello scrittore e scienziato Gregg Braden a lui devo molto cosi come all'India ed al cristianesimo ....curare se stessi è importante ed ora vi parlo della mia guarigione da un neo ....secondo Gregg Braden*4 le culture indigene sapevano , a differenza della scienza attuale ,che lo spazio che tra le cose che si definisce vuoto è pieno di energia vitale e pulsante e che il campo energetico del cuore è un sacco superiore a quello del cervello ...pensare ad una guarigione come già avvenuta ti fa guarire per davvero ...cosi è successo a me da quando divenni per un periodo vegetariano..... la mia preghiera di espiazione e il mio non mangiare
carne ha fatto si che un mio neo situato alla parte sinistra del mio collo guarisse tramite la mia catenina che tenevo al collo ,quando andai in bagno a fare delle feci; tramite il mio sudore la catena sì arrugginì dileguandosi sul collo e pulendomi dai resti della catena ,mi sono pulito pure dal neo che era incominciato a fare nero attorno ad esso , da allora il mio collo non è più gonfio come prima: l'ho chiamata la mia “Fusione Con La Natura”
*4Gregg Braden Grazie ai suoi viaggi nei remoti villaggi montani, monasteri e templi del passato, uniti al suo
background nelle scienze meccaniche, si è specializzato in modo unico nel saper portare alla ribalta i benefici delle tradizioni del passato nella nostra vita di oggi.
In quei luoghi visitati, per più di 20 anni Gregg Braden ha svolto le sue ricerche ricercando e studiando testi dimenticati per scoprire il loro segreti senza tempo. La solitudine delle montagne del New Mexico e le coste a sud della Florida sono i luoghi più prosperi da cui Braden trae ispirazione e in cui si sposta con la propria famiglia.
La sua abilità nel trovare soluzioni innovative a
problemi complessi, lo portò con successo a carriere come quella di Computer Geologist presso la “Phillips Petroleum” durante la crisi di energia degli anni ‘70, e negli anni ’80, durante gli ultimi anni della Guerra Fredda, a quella di Senior Computer System Designer per la “Martin Marietta Aerospace”.
Nel 1991 divenne il primo Technical Operation Manager per l'innovazione della rete Cisco Sistems, dove curò lo sviluppo del team di supporto globale che assicurò l'affidabilità dell'odierno internet. Le crisi globali del tardo 20° secolo lo ispirarono a lasciare il lavoro nelle Aziende e a cominciare una ricerca a tempo pieno per trovare le soluzioni che lui ritiene siano contenute nei più antichi documenti sepolti nel nostro passato, documenti trovati e analizzati con cura.
Designer esperto di sistemi informatici (Martin Marietta Aerospace), geologo informatico (Phillips Petroleum) e supervisore operativo tecnico (Cisco Systems), Gregg Braden è oggi considerato un’autorità nel collegare le conoscenze del passato con la scienza, la medicina e la pace del nostro futuro.
Tra l'altro in quei giorni facevo un sogno che ricorre spesso sin da quando ero un bambino di 6 anni :è quello dove di solito cambiano i
personaggi ma il significato del sogno è sempre lo stesso ,questo è ambientato in una casa, in quelli che dovrebbero essere i miei ultimi istanti di vita in cui appare una bambina dal nulla che mi dice “Tu verrai con me su Gayatri*5” questo nome mi risuonava spesso per la mente fin quando non lessi i Veda e scoprì che Gayatri non è altro che una preghiera (o Mantra*6) rivolta all'Intelligenza Universale ed al Sole.
5*il Gayatri Mantra. Questo è il mantra originale della Dea Madre Gayatri e del dio Sole. E' una meditazione sull'aspetto di Padre e Madre del Divino attraverso la luce del sole. E' universalmente applicabile come preghiera per ottenere la Luce e viene rivolta all'Onnipotente Spirito Supremo. Gayatri è la Madre dei Veda e la distruttrice dei peccati, dona lunga vita e perfetta salute. E' di buon auspicio per tutti, arche se si usano altri mantra o preghiere. E' bene ripeterlo 108 volte la mattina e 108 volte la sera.
Il Gayatri é una preghiera rivolta all' Intelligenza Universale. Il suo scopo é quello di accendere il potere del
discernimento per permettere all'uomo di analizzarsi e di rendersi conto della sua natura divina. É conservata come reliquia nei "Veda", le più antiche scritture dell'uomo. "Veda" significa infatti conoscenza, e la Preghiera alimenta ed aguzza la capacità di accrescimento della conoscenza. In realtà le quattro "Mahavakyas", o concetti base racchiusi nei "Quattro Veda", sono impliciti in questo Gayatri Mantra.Agisce come un talismano protettore per coloro che la pronunciano con continuità. Sai Baba ha affermato che questa preghiera é adatta a qualsiasi credo, perché essa dal Glorioso Potere che pervade il Sole ed i Tre Mondi (Fisico- Eterico-Causale) invoca la crescita, il risveglio ed il rinvigorimento dell' Intelligenza.Il Gayatri Mantra é sinonimo del Divino, é lo stesso suono di Dio, esso permea tutto il Cosmo manifesto. É la Base, la Realtà che trascende l'Universo soggetto a conoscenza e a sperimentazione.Il termine "Gayatri" proviene da GAYAntam TRIyate iti, che significa: "Ciò che preserva, protegge o salva dalla corruttibilità, colui che lo recita". GAYA vuol dire Essere e insegna la Verità, il principio della vita.Occorre infatti accostarsi a questo mantra con dovuta umiltà , reverenza,fede ed amore.La Gayatri ha anche tre nomi: Gayatri, Savitri e Saraswati. Gayatri rappresenta i sensi, Savitri é l'energia vitale o prana, ed é il simbolo della verità. Saraswati é la dea del linguaggio e dell'insegnamento, il simbolo della chiarezza intellettuale.Questi tre aspetti sono presenti in ciascun uomo e simboleggiano la purezza di pensieri, parole ed
azioni, che ogni aspirante deve raggiungere sul sentiero della realizzazione spirituale. Come si può raggiungere la visione di queste tre divinità nella preghiera? Sai Baba ha spiegato più volte che il Gayatri Mantra si divide in tre parti: descrizione, meditazione e preghiera.
*6 Mantra (devanāgarī: म ) è un sostantivo maschile
sanscrito (raramente sostantivo neutro) che indica, nel suo significato proprio, il "veicolo o strumento del pensiero o del pensare", ovvero una "espressione sacra" e corrisponde ad un verso del Veda, ad una formula sacra indirizzata ad un deva, ad una formula mistica o magica, ad una preghiera, ad un canto sacro o a una pratica meditativa e religiosa.
La nozione di mantra ha origine dalle credenze religiose dell'India ed è proprio delle culture religiose che vanno sotto il nome di Vedismo, Brahmanesimo, Buddhismo, Giainismo, Induismo e Sikhismo.
Per mezzo del Buddhismo la nozione e la pratica religiosa del mantra si sono diffuse lungo tutta l'Asia giungendo in Tibet, in Cina e, attraverso quest'ultima, in Giappone, Corea e Vietnam.
Un'altra cosa che notai durante quel periodo è la sacralità del numero 7 : questi sono i giorni della settimana , i 7 chakra ed i 7 vizi capitali*7
ancora le filosofie occidentali con i 7 vizi e quelle orientali con i 7 chakra che s'incrociano
Per quanto riguarda i chakra Accettare l'abbondanza che uno merita non è affatto un'ingiustizia verso gli altri, per abbondanza non s'intende denaro e lusso ma abbondanza interiore; quindi nelle relazioni sociali ,nel
lavoro ,nella soddisfazione di auto realizzarsi ,di porre rimedio alle ingiustizie che possono accaderci , quindi ognuno di noi ce la può fare basta non cadere nell'eccesso come quello dei 7 vizi capitali....quando mi rivolsi a Dio nell'”estate indiana” egli mi fece capire di combattere contro i 7 vizi capitali e così feci . È inutile essere degli avari , accidiosi, lussuriosi così è la fine ,mentre i chakra ci insegnano (sopratutto il terzo) che noi siamo degli esseri divini e dobbiamo autorizzarci ad accettare tutte le ricchezze, l'abbondanza e la salute che ci meritiamo .
*7 I Vizi capitali
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Superbia (desiderio irrefrenabile di essere superiori,
fino al disprezzo di ordini, leggi, rispetto altrui).
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Avarizia (desiderio irrefrenabile dei beni temporali).
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Lussuria (desiderio irrefrenabile del piacere sessuale
fine a se stesso).
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Invidia (tristezza per il bene altrui, percepito come male proprio).
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Gola (È meglio conosciuto come ingordigia, oltre ad essere più corretto grammaticalmente e foneticamente) (abbandono ed esagerazione nei piaceri della tavola, e non solo).
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Ira (irrefrenabile desiderio di vendicare violentemente un torto subito).
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Accidia (torpore malinconico, inerzia nel vivere e compiere opere di bene)
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Un'altra cosa che notai fù che Nel 1500 D.C. Cartesio* Disse :Penso Dunque Esisto...Questa frase può risultare ridicola per l'Oriente poichè
Entrare dal Non Io all'Io è una delle prime fasi di chi sceglie l'induismo come stile di vita ; la coscienza messa in primo piano in quello che è il nostro fantastico mondo....cosa che non è stata fatta in occidente; si è dovuti passare al 1500 dopo Cristo al pensiero occidentale per accorgersi di ciò ....in tutte le sacre scritture vi è questo passo che dice :all'inizio non c'era nulla poi nella religione cristiana ,Dio volle creare il mondo con la propria coscienza, mentre nelle filosofie orientali Il “Non Io” Disse “fa che ora possa esistere” ed il mondo nacque .....poi
qualcosa è stato perso di tutto questo pensare , la religione giudaico cristiana ha dovuto aspettare l'avvento di Cristo per affermarsi mentre quella indiana è stata del tutto bistrattata dall'occidente; insomma la filosofia greca e romana come al solito ci ha nascosti alcuni pensieri molto importanti .
*8René Descartes[1] [ʀəˈne deˈkaʀt], latinizzato in Renatus Cartesius e italianizzato in Renato Cartesio[2] (La Haye en Touraine, 31 marzo 1596 – Stoccolma, 11 febbraio 1650) è stato un filosofo e matematico francese. È ritenuto fondatore della filosofia e della matematica moderna.
Cartesio estese la concezione razionalistica di una conoscenza ispirata alla precisione e certezza delle scienze matematiche, così come era stata propugnata da Francesco Bacone, ma formulata e applicata effettivamente solo da Galileo Galilei, a ogni aspetto del sapere, dando vita a quello che oggi è conosciuto con il nome di razionalismo continentale, una posizione filosofica dominante in Europa tra XVII e XVIII secolo.
Anche dal punto di vista sociale e salutare l'Oriente è avanti secondo me ;poiché oggi si
parla molto di Informarsi e controinformarsi per arrivare a quella meta che noi chiamiamo verità...quando si cerca un martirio nelle cose come se le potessimo fare accadere tramite
esso :ebbene a coloro che credono in tale cosa, vorrei dire che il mondo non è solo ideale, non è solo come noi lo vogliamo vedere ma è li ,sta a te poi tramite il tuo cuore e la tua interiorità capirne il male ed il bene; di questo se ne potrebbe parlare molto ....si sa che da Platone*9 ed Aristotele*10 in poi, la filosofia occidentale ha perso molto , il sapere socratico che era diretto a tutti è stato diviso in esoterico ed essoterico, e la malattia della filosofia occidentale è stato il cattivo funzionamento del cuore con il cervello ,è documentato da Socrate*11 che sentiva un demone dentro di sé che non era altro che il suo disturbo bicamerale ,...dopo Socrate vi è stato un accentuarsi delle malattia nella filosofia basti pensare a Nietzche*12 uno dei più grandi filosofi occidentali moderni, rimasto preda del suo pensiero, la filosofia si è portata dietro anche la psicologia di Freud*13 e la psicoanalisi (ed il suo abominevole pensiero del inconscio del complesso di Edipo di voler far sesso con la propria madre ed uccidere il proprio
padre )...questo deformarsi del pensiero è
dovuto al fatto che il mondo non è solo ideale come per i socratici, ma esiste per te e tu sei qui per lui, mentre si sa che la differenza di Socrate dai presocratici sta nel fatto che solo l'uomo è al centro delle cose ..le culture indigene già sapevano che noi siamo interconnessi e che quindi tutto è in comunicazione....il disturbo bicamerale si ha quando il cuore situato leggermente a sinistra del corpo, incomincia a pompare male l'ossigeno, che deve arrivare al cervello, nelle filosofie e psicologie idealiste questo è messo in secondo piano ,si pensa più che altro all'inconscio ,quando noi sappiamo che la nostra coscienza è qualcosa di
meraviglioso ,quindi nella scuola socratica si pensava che :il dejà vù cioè il sentire come se fosse già successo ,un determinato avvenimento, fosse una realtà ideale della coscienza ; io la vedrei più come una alternativa dalla realtà ,che in alcuni casi si avvera, come nel deja vù , che non è altro che le tante possibilità che si possono avere nella fisica quantistica*14 ....riguardo a Nietzche a Platone a Freud posso solo dire che si sono fatti affascinare dal bello ideale ma non dal bello perchè reale.
9*Per Platone La capacità di agire secondo giustizia presuppone, socraticamente, la conoscenza di che cosa è il bene.[16] Solo questo sapere contraddistingue il filosofo come tale,[17] poiché chi compie il male lo fa per ignoranza. Ad Atene c'era molta confusione sulla figura del filosofo, ed in un certo senso lo stesso Socrate aveva alimentato questa confusione: presentandosi infatti come colui che sapeva di non sapere, professava una falsa ignoranza che nascondeva una vera sapienza. Egli si confondeva così con i sofisti, i quali dicevano di sapere ma in effetti non sapevano, perché non credevano nella verità. Per dirimere questa confusione, per Platone era necessario andare oltre Socrate, delineando con chiarezza i criteri che distinguono il filosofo dal sofista: mentre il primo ricerca i principi della verità, senza la presunzione di possederla, il secondo si lascia guidare dall'opinione, facendone l'unico parametro valido della conoscenza.[18]
L'altro problema legato alla figura di Socrate è la sua condanna a morte, cioè il fatto che sia stato trattato come un criminale pur essendo «il più giusto» tra gli uomini.[19] Ciò significò per Platone dover constatare che tra filosofia e vita politica esisteva quell'incompatibilità già conosciuta da Socrate che nella Apologia accenna alla quasi ineluttabilità della sua condanna da parte dei politici e rifiuta la proposta di andare in esilio.[20] Compito dei filosofi è allora quello di fare in modo che la filosofia non sia in contrasto con lo stato, dove non accada più che un giusto sia condannato a
morte.
Il tema era connesso alla convinzione che la filosofia fosse inutile: per molti Ateniesi Socrate è quello rappresentato ne Le nuvole, commedia di Aristofane come un pedante seccatore perso nelle sue discussioni astratte e campate in aria. In un brano del Gorgia il sofista Callicle, dice che la filosofia tutt'al più può essere praticata dai giovani che, inesperti della vita, si possono abbandonare ai discorsi campati in aria; quando però un uomo anziano, come Socrate, perde il suo tempo a discutere di problemi astratti, questo è degno di essere preso a bastonate.[21]
Platone invece dimostra che la filosofia ha un radicamento storico, essa cioè affonda le sue radici nella storia, nella realtà quotidiana e questo si vede da chi sono gli interlocutori di Socrate e cioè politici come Alcibiade, filosofi come Parmenide, artisti come Aristofane. Socrate quindi è perfettamente inserito nel dibattito culturale del suo tempo e i suoi dialoghi riguardano problemi reali ed universali. Così Socrate, pur non sembrando, fa politica tanto da venire condannato e morire per accuse politiche.
C'è quindi uno stretto legame tra il filosofo e la politica; Socrate però non l'ha mai fatto capire, pur anteponendo sempre il bene della città agli egoismi dei singoli.[22] Per uscire dall'equivoco, occorre indicare esplicitamente quali siano le radici di questo legame, che ancora una volta consistono nella conoscenza della virtù, e nei criteri per distinguerla dalle opinioni e dalle strumentalizzazioni personali. Secondo alcune interpretazioni per Platone la
conoscenza del bene non concerne l'enumerazione di singoli esempi di virtù, bensì la definizione di cosa sia la virtù in se stessa. «L'unicità della virtù è una delle principali tesi socratiche: nei dialoghi giovanili Platone difende e corrobora questa tesi analizzando il contenuto di alcune delle virtù tenute in più alta considerazione nel mondo greco»[23] Sulla unicità della virtù in Socrate diversi autori non concordano attribuendo questa concezione alla sola filosofia platonica.[24]
*10 Aristotele e L'Eudemo o Sull'anima
Nel 354 a.C., alla morte in guerra, presso Siracusa, dell'amico e compagno di studi Eudemo di Cipro, Aristotele scrisse, in forma consolatoria e non speculativa, un altro dialogo, pervenuto in frammenti, l'Eudemo o Sull'anima, nel quale, prendendo a modello il Fedone platonico, sosterrebbe la tesi dell'immortalità dell'anima razionale, come indicato nella forma pur problematica della posteriore Metafisica: «Se rimanga qualche cosa dopo l'individuo, è una questione ancora da esaminare. In alcuni casi, nulla impedisce che qualcosa rimanga: per esempio, l'anima può essere una cosa di questo genere, non tutta, ma solo la parte intellettuale; perché è forse impossibile che tutta l'anima sussista anche dopo».[12]
Per l'Aristotele maturo, l'anima non è un'idea ma una sostanza informante il corpo: nell'Eudemo è invece netta è l'opposizione fra anima e corpo, sicché lo Jaeger la considerava dimostrazione dell'adesione completa del
giovane Aristotele al platonismo; i sostenitori della precoce presa di distanza dello Stagirita da Platone intendono invece questa dichiarata opposizione come dipendente dall'intento consolatorio del dialogo, nel quale Aristotele avrebbe volutamente accentuato il destino ultraterreno dell'anima.
In ogni caso, i frammenti dell'Eudemo non permettono di dedurre un'adesione alle dottrine platoniche delle idee separate dagli oggetti sensibili e della conoscenza fondata sulla reminiscenza.
*11 Socrate (in lingua greca Σωκράτης, Sōkrátēs; Atene, 470 a.C./469 a.C.[2] – Atene, 399 a.C.) è stato un filosofo ateniese, uno dei più importanti esponenti della tradizione filosofica occidentale.
«[...] dall'antichità ci è pervenuto un quadro della figura di Socrate così complesso e così carico di allusioni che ogni epoca della storia umana vi ha trovato qualche cosa che le apparteneva. Già i primi scrittori cristiani videro in Socrate uno dei massimi esponenti di quella tradizione filosofica pagana che, pur ignorando il messaggio evangelico, più si era avvicinata ad alcune verità del Cristianesimo. L'Umanesimo e il Rinascimento videro in Socrate uno dei modelli più alti di quella umanità ideale che era stata riscoperta nel mondo antico. Erasmo da Rotterdam, profondo conoscitore dei testi platonici era solito dire: «Santo Socrate, prega per noi» (Sancte Socrates, ora pro
nobis)[3].»
Il contributo più importante che egli ha dato alla storia del pensiero filosofico consiste nel suo metodo d'indagine: il dialogo che utilizzava lo strumento critico dell'elenchos ("confutazione") applicandolo prevalentemente all'esame in comune (exetazein) di concetti morali fondamentali. Per questo Socrate è riconosciuto come padre fondatore dell'etica o filosofia morale e della filosofia in generale.
Per le vicende della sua vita e della sua filosofia che lo condussero al processo e alla condanna a morte è stato considerato il primo martire occidentale della libertà di pensiero.[4]
*12Friedrich Wilhelm Nietzsche (IPA: [ˈfʁiːdʁɪç ˈvɪlhɛlm ˈniːtsʃə][2] ascolta[?·info]) (Röcken, 15 ottobre 1844 – Weimar, 25 agosto 1900) è stato un filosofo, aforista, saggista, poeta, compositore, accademico e filologo tedesco.
Tra i massimi filosofi di ogni tempo, Nietzsche ebbe un'influenza controversa e indiscutibile sul pensiero filosofico, letterario e politico del Novecento. La sua filosofia è considerata da alcuni uno spartiacque fra la filosofia tradizionale e un nuovo modello di riflessione, informale e provocatoria.[3] In ogni caso si tratta di un pensatore unico nel suo genere, sì da giustificare l'enorme
influenza da lui esercitata sul pensiero posteriore, e la considerazione che alcuni nutrono verso di lui come antesignano dell'esistenzialismo, della filosofia continentale, del postmodernismo e del post-strutturalismo.
Coerentemente con i suoi assunti, diede grande rilievo al mito, alla poesia e alla musica, cimentandosi in gioventù anche come poeta e compositore (vale ricordare Hymnus an das Leben), attività in cui, peraltro, a parere della critica, non attinse risultati paragonabili agli esiti della sua speculazione filosofica.
Nietzsche scrisse vari saggi sulla morale, la religione (in particolare quella cristiana), la società moderna, la scienza, rivelando la sua passione per la filosofia, la critica letteraria e musicale, per la metafora, l'aforisma e l'ironia.
*13 Sigismund Schlomo Freud detto Sigmund (Freiberg, 6 maggio 1856 – Londra, 23 settembre 1939) è stato un neurologo e psicoanalista austriaco, fondatore della psicoanalisi, una delle principali correnti della moderna psicologia. Ha elaborato una teoria scientifica e filosofica, secondo la quale l'inconscio esercita influssi determinanti sul comportamento e sul pensiero umano, e sulle interazioni tra individui. Di formazione medica, tentò sempre, pur con difficoltà, di stabilire correlazioni tra la sua visione dell'inconscio e delle sue componenti, con le strutture fisiche del cervello e del corpo umano[1]: queste
speculazioni hanno trovato parziale conferma nella moderna neurologia e psichiatria[2].
Nella psicoanalisi l'impulso sessuale e le sue relazioni con l'inconscio sono alla base dei processi interpretativi. Molti dissensi con Freud, e quindi indirizzi di pensiero alternativi (Adler, Jung e altri) nascono dalla contestazione del ruolo, ritenuto eccessivo, riconosciuto da Freud alla sessualità.
In un primo momento si dedicò allo studio dell'ipnosi e dei suoi effetti nella cura di pazienti psicolabili, influenzato dagli studi di Josef Breuer sull'isteria, in particolare dal caso Anna O. (ossia Bertha Pappenheim, futura fondatrice dei movimenti di assistenza sociale e di emancipazione femminile), al quale s'interessò sulla base delle considerazioni di Charcot che individuava nell'isteria un disturbo della psiche e non già una simulazione come ritenuto fino ad allora. Dalle difficoltà incontrate da Breuer nel caso, Freud costruì progressivamente alcuni principi basilari della psicoanalisi relativi alle relazioni medico- paziente: la resistenza e il transfert.
Di questo periodo furono anche le intuizioni che formano il nucleo della psicoanalisi: il metodo di indagine mediante l'analisi di associazioni libere, lapsus (da cui appunto il lapsus freudiano), atti involontari, atti mancati e l'interpretazione dei sogni, e concetti come la pulsione (Eros e Thanatos), le componenti dell'inconscio e della coscienza (Es, Io, Super-Io (in sintesi: "ES" è il subconscio
istintivo, primordiale, derivante cioè dalla natura umana stessa e spinto dalle pulsioni sessuali, "IO" rappresenta la parte emersa, cosciente e "Super-IO" una super-coscienza maturata dalla “civilizzazione” dell'uomo, il codice di comportamento), il Complesso di Edipo, la libido e le fasi dello sviluppo psicosessuale.
Le idee di Freud e le sue teorie - viste con diffidenza negli ambienti della Vienna del XIX secolo - sono ancora oggi al centro di accesi dibattiti e di discussioni, non solo in ambito medico - scientifico, ma anche accademico, letterario, filosofico e culturale in genere. La psicoanalisi in quanto teoria della mente e dell'inconscio è ancora abbastanza accettata mentre molti ne hanno messo però in discussione l'efficacia terapeutica.
*14 Fisica Quantistica
Di cosa è costituita principalmente la materia? Di atomi. Quindi l’atomo, col suo nucleo e gli elettroni che gli orbitano intorno, è la base o il cuore della materia fisica (noi compresi). I fisici quantistici hanno scoperto che all’interno del nucleo dell’atomo, esiste appunto un universo ancora misconosciuto a cui hanno dato il nome di Spazio Quantico o Mondo Quantico. Una delle scoperte più affascinanti è stata che in tale Spazio opera la Legge di non località. Cosa significa? Che due particelle di energia pur essendo distanti a migliaia di km tra loro comunicano, nello stesso momento, in perfetta coscienza. Ma la scoperta ancor più affascinante è stata che le due particelle erano in
realtà...la stessa particella (una) simultaneamente presente in luoghi differenti! Cosa significa ciò e quali risvolti può avere nelle nostre vite se afferriamo nel profondo tale comprensione? Significa che siamo fondamentalmente UNO, uniti nell’Unico Campo Cosciente e che le “distanze locali” sono solo un’illusione in quanto la materia non è altro che Pura Coscienza-Energia (Intelligenza) condensata in forme differenti (locali). I fisici quantistici hanno inoltre scoperto che la materia è “vuota”, lo stesso nucleo dell’atomo nel suo centro infinitesimale contiene un piccolissimo “punto di materia” che materia non è ma un Bip (informazione-pensiero condensata). Pertanto per poter comprendere ed afferrare compiutamente tale realtà dobbiamo imparare ad affinare ciò che omeopaticamente parlando è affine al Bip, il Pensiero, poiché tutta la materia è fondamentalmente costituita di Pensiero Cosciente. Insomma la Fisica Quantistica ci invita ad essere prima non locali, affinando il Pensiero nel centro cosciente della materia fisica (Cuore) per poter modificare “la materia locale” (mente) e creare la realtà che desideriamo.
L'amore è Condivisione , Condivisione Di Gratitudine e Apprezzamento.
Condividere il proprio amore quando si parla del 4 chakra quello del cuore ;ecco che tutto l'amore è condiviso ...quando si hanno sentimenti come
compassione gratitudine e apprezzamento; ecco che i cuori si inebriano d'amore e così si hanno le più belle guarigioni.
Nel frattempo il Paese che frequento d'estate in quella precisa stagione pullulava di turisti e non mi meraviglia il fatto che un paese così magico sentisse in qualche modo la mia nuova
spiritualità , spesso la gente di fuori veniva davanti casa mia affascinata dal posto e tutto ciò mi riempiva d'amore , chi invece mi veniva a trovare dentro casa era mi zio con le mie due cuginette piccole,la più piccola aveva 4 anni all'epoca ;essa è molto intelligente tra l'altro,mi rincuorava il fatto di fargli vedere dei video sui chakra con cui lei si divertiva molto ,giocando con un mappamondo la facevo ballare e studiare come avrebbero fatto i primi greci per far studiare i bambini , non come si fa oggi che li si reprimono, costringendoli a stare seduti ognuno con il suo grembiule ;il bambino a quell'età ha voglia di imparare divertendosi ,sopratutto chi è particolarmente predisposto allo studio da qui mi è venuta la frase “io farei governare tutto ad una bambina di 4 anni” considerando i politici ed i potenti del mondo
Appena ho avuto a che fare con i chakra mi sono accorto che in paese c'era una ragazza Su Una
Sedia A Rotelle Che Si Muoveva Sempre Meno che Riuscì A Salutarmi con un Semplice Gesto della Mano Per Me quella cosa me fu di un Valore Assoluto
Questo quando divieni un essere compassionevole e vedi che una ragazza che è sempre stata male per la sua malattia , riesce a capire che tu vieni in pace e con un semplice gesto della sua mano ha cercato di salutarmi, questo quando si sceglie che il tuo prossimo ha un valore assoluto cosa che non mi era successo prima di allora , quando ero solo un musicista e ragazzo smaliziato . Tutto ciò significa che qualcosa si muove all'interno di una
persona ,anche se fortemente debilitata e tutto ciò mi rincuora in maniera speciale perchè alla fine ,siamo tutti figli di Dio.
Mi accorsi anche che una spiritualità burocratica è un ingiustizia questa fu una delle prime cose che pensai quando mi diedi al cristianesimo a all'induismo
ciò che vuole dire è che tutti possono entrare nel regno di Dio non è difficile ,ci vuole entusiasmo
e creatività è inutile credere ancora che bisogna essere solamente dei sacerdoti o dei cardinali o addirittura il Papa per seguire la retta via di una vita spirituale, bisogna sentire il prossimo come se stessi innanzitutto espiare le proprie colpe durante la propria vita il più possibile; essere dei buoni fedeli non significa per forza andare tutte le domeniche a messa o andare in processione tutte le volte ....significa invece che nel tuo piccolo gli insegnamenti spirituali, siano essi cristiani o induisti , vengano rispettati .....Dio ha creato delle leggi (mi riferisco a Mosè) ma sono semplici da attuare non avrai altro Dio all'infuori di Me , non uccidere, non dire falsa testimonianza, tratta il tuo prossimo come se fosse te stesso...... ogni buona persona lo fa ogni giorno .....rispettando piccoli concetti base delle due religioni si possono trarre enormi benefici per te stesso ,per gli altri e per l'umanità
Contento delle mie scelte spirituali ed informandomi sull'India mi accorsi di un grande uomo indiano :Ghandi*. quello che fece lui ,per me, fu il
Violentare Psicologicamente La Coscienza Di
Coloro Che furono i Colonizzatori .....che gli valse una Grande Vittoria Per La sua Tradizione.... Ed un grande Amore Verso Le Origini Dell'Universo
;La tradizione ci vorrebbe un popolo unito con le stesse leggi e gli stessi diritti ma per l'Inghilterra del periodo di Ghandi non era così infatti il “violentare psicologicamente la coscienza dei colonizzatori” dell'India è stata la mossa vincente del pacifista e grande uomo Ghandi, lui non ha alzato una mano contro i suoi oppressori ,è andato avanti in maniera stoica per fare riacquistare all'India i suoi diritti, la sua non è stata violenza fisica ma calore umano verso il proprio popolo e risveglio delle coscienze per quanto riguarda i colonizzatori
*15 Mohandas Karamchand Gandhi, detto il Mahatma
(in devanagari मोहनदास करमच गांधी ascolta[?·info],
[moːɦənˈdaːs kəɾəmˈtʂənd ˈɡaːndɦiː]) (Porbandar, 2 ottobre 1869 – Nuova Delhi, 30 gennaio 1948), è stato un politico e filosofo indiano.
Importante guida spirituale per il suo paese, lo si conosce soprattutto col nome di mahatma (in sanscrito महा ा,
"grande anima"), appellativo che gli fu conferito per la
"grande anima"), appellativo che gli fu conferito per la prima volta dal poeta Rabindranath Tagore. Un altro suo soprannome è Bapu, che in hindi significa "padre". Gandhi è stato uno dei pionieri e dei teorici del satyagraha, la resistenza all'oppressione tramite la disobbedienza civile di massa che ha portato l'India all'indipendenza. Il satyagraha è fondato sulla satya (verità) e sull'ahimsa (nonviolenza). Con le sue azioni Gandhi ha ispirato molti movimenti di difesa dei diritti civili e grandi personalità quali Martin Luther King, Nelson Mandela[2] e Aung San Suu Kyi.
In India Gandhi è stato riconosciuto come Padre della nazione e il giorno della sua nascita (2 ottobre) è un giorno festivo. Questa data è stata anche dichiarata Giornata internazionale della nonviolenza dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Un'altra cosa che ho trovato di sbagliato e di incompleto nelle filosofie occidentali è un cattivo funzionamento della logica , in merito al fatto della grammatica (parlo sopratutto di quella italiana quindi neolatina e un po' quella inglese quindi anglosassone)
si tenta di forbire il discorso con degli abbellimenti poetici o peggio ancora con dei costrutti di termini scientifici ; tutto ciò fa divenire poco essenziali le nostre frasi un esempio pratico può essere la famosa frase di S.
Agostino “ama e fa quel che vuoi” a quel punto Immagino Il Dio Pulito Di Sant'Agostino*16 Che Mi Giudica E Immagino Lo Sporco Satana A Bacchettarmi Per Aver Fatto Quello Che Volevo...questo dimostra che l'essenzialità di una lingua sta nel fatto di dire “ama” e basta o “pace” e basta
.apprezzo tutta la buona volontà di S. Agostino ma la religione non ha questo strano modo di approcciarsi all'amore :fare quel che si vuole va bene in una società anarchica ; far quel che si vuole al giorno d'oggi è grave; basti pensare ai potenti della Terra che con il loro “amore” stanno trattando male questo pianeta senza nessun timore di una collera divina; la frase è stata formulata con leggerezza non penso che Dio sarebbe contento su tu ami una persona e saresti disposto a tutto per lei ,anche ad uccidere . Farebbe male anche al cosi detto karma*17 delle religione orientali...ho notato , quindi , che la grammatica occidentale è piena di negazioni ad esempio “ non andare in quel posto se no ti fai del male” si farebbe prima a dire li c'è il male ecc.
16*Agostino d'Ippona (latino: Aurelius[1] Augustinus Hipponensis; Tagaste, 13 novembre 354 – Ippona, 28 agosto 430) è stato un filosofo, vescovo cattolico e teologo berbero.[2]
Padre, dottore e santo della Chiesa cattolica, è conosciuto semplicemente come sant'Agostino, detto anche Doctor Gratiae ("Dottore della Grazia"). Secondo Antonio Livi, filosofo, editore e saggista italiano di orientamento cattolico, è stato «il massimo pensatore cristiano del primo millennio e certamente anche uno dei più grandi geni dell'umanità in assoluto».[3] Le Confessioni sono la sua opera più celebre.
*17Karma è un termine d'uso nelle lingue occidentali come forma nominativa del termine sanscrito Kárman (sostantivo neutro; devanāgarī: कम ; traducibile come "atto", "azione", "compito", "obbligo"; inteso nei Veda come "atto religioso", "rito") che indica presso le religioni e le filosofie religiose indiane, o originarie dell'India, per lo più il principio di "causa-effetto", un principio di concatenazione secondo il quale ogni azione provoca una reazione, vincolando, per alcune di esse, gli esseri senzienti al saṃsāra (il ciclo di morti e rinascite).
La dottrina moderna di karman, origina dalle speculazioni
religiose delle Upaniṣad vediche[1]; essa è oggi centrale nell'Induismo, nel Buddhismo, nel Sikhismo e nel Jainismo.
Così in ambito induista è comunemente considerata la parte non-materiale delle azioni, ed è la causa del destino degli esseri viventi.[2]
In Occidente si diffuse nel corso del XIX secolo, divulgato dalla Società Teosofica, ed è al centro anche di molte dottrine New Age.
Il Dio Giudaico /Cristiano Ha Parlato Di Sè Definendosi l' Alfa e Omega Il Mio Intuito Naturale Mi Porta A Pensare Che Qualcosa Di Noi Così Finirà Come Lo Sono Le Lettere ......I Numeri Invece Molto Affini Alla Natura Perchè essenzialmente Sono Spazio Tempo Mi Parlano Di Infinità..E Quindi Verità, Essenza Rigenerazione Logica E Natura :D
Si Espande, Continua ed Infinita Come La Gradazione dei Colori è La Matematica Dei Numeri e Della Musica
Nel pianeta Terra forse il Dio giudaico cristiano ha ragione a definirsi l' alfa e l' omega basta pensare alla Bibbia e al suo codice
*18...sappiamo tutti che la Bibbia (sopratutto l'antico testamento)per quanto riguarda il nostro pianeta è un libro che rappresenta essenzialmente verità; infatti molti dei posti e degli oggetti descritti si trovano ai giorni nostri . Mentre il codice riguarda alcune scoperte ,fatte sempre ai giorni nostri, che parlano di ciò che sta scritto sulla Bibbia come di un contenitore di tutti i grandi avvenimenti successi e che succederanno alla Terra ,fino alla fine dei suoi tempi .Ma tutto ciò non è completo basti pensare che l'universo è cosi grande ed ecco che ci fanno eco le religioni orientali con il loro attenersi alle regole dell'universale basti pensare ai 7 chakra ;essi si rivolgono al lettore come un protagonista dell'universo e della sua forza creatrice, non mi stupisco quindi che noi dopo la morte possiamo anelarci in altri mondi ed universi .
*18 I codici nella Bibbia, noti anche come codici nella Torah, sono parole e frasi estratti con metodi crittografici saltatori e loro raggruppamenti ed "incroci semantici" con altre parole e frasi in chiaro nel testo della Bibbia che alcune
persone credono siano pieni di significato, degne di attenzione, dal momento che esisterebbero intenzionalmente in forma crittografata nel testo originale in ebraico della Torah. Questi presunti codici sono stati resi famosi dal libro venduto in Italia col titolo Codice Genesi di autori Michael Drosnin ed Eliyahu Rips (titolo originale inglese: The Bible Code), che più o meno apertamente dichiarano che questi codici possono predire il futuro. Queste idee sono fortemente messe in dubbio dagli scettici e da molti gruppi religiosi.
Il metodo principale che presuntamente porterebbe a decifrare i messaggi significativi consiste nell'estrazione di "sequenze di lettere equidistanti", o ELS (dell'inglese Equidistant Letter Sequence). Per ottenere una ELS da un testo, bisogna scegliere un punto d'inizio (in principio, qualsiasi lettera) e saltare un certo numero di lettere, anche prescelto liberamente (ma costante) e può essere negativo (in sequenza all'indietro del testo). In seguito, cominciando dal punto d'inizio, si prelevano "meccanicamente" le lettere dal testo, senza scartarne nessuna e mantenendo costante la spaziatura di prelievo.
Per esempio, se si "estraggono" le lettere in grassetto nel ParagrafoSceltoDannoUnELS - si ottiene la sequenza "P- G-O-L-A-U-S". Il salto scelto è +4. Nella tecnica proposta da Rips e Drosnin gli spazi e la punteggiatura sono palesemente trascurati.
Frequentemente più di un ELS relativo può apparire simultaneamente in una formazione di lettere ELS. Questa
si ottiene scrivendo il testo in una griglia regolare, con esattamente lo stesso numero di lettere in ciascuna linea, ed in seguito si sceglie di tagliare un rettangolo nella griglia di lettere.
Nell'esempio sottostante, parte del libro biblico della Genesi (in inglese, la versione di re Giacomo (26:5–10) viene mostrata con 33 lettere per ogni riga. Gli ELS (tratti dal testo inglese) che codificano "BIBLE" e "CODE" vengono mostrati qui sotto. Di solito nel libro di Drosnin si mostra un rettangolo più piccolo, come quello evidenziato nella figura. In quel caso non si notano le lettere mancanti tra righe adiacenti nell'immagine, ma è essenziale che il numero di lettere mancanti sia lo stesso per ogni paio di righe adiacenti.
C'è poi da considerare il fatto che le filosofie orientali contengano, alla base, una benevola ingenuità che li ha fatti però eclissare un po' dall'occidente di fatti
l'Essenza Del Nostro Corpo Del Nostro Spirito E Della Nostra Mente Non Ha diritti per Noi Occidentali Questo Fa si Che L'amore Sia Una Cosa Obbligata e Non Naturale..... Se L'occidentale Credesse Pìu Nel Senso Del Dovere
di Dare e Condividere Il proprio Amore In Questo Modo La Logica E Quindi La Mente Ne Trarrebbe UN' Enorme Vantaggio ...Ed Onererebbe La Propria Sacralità Di Essere Vivente , La Propria Autostima E La Propria Terra .....Il Nostro Spazio Essenziale quindi La Casa Intesa Come Universo Per Gli Orientali
L'essenza dello spirito non non ha diritti per la persona occidentale ....si sa che l'amore obbligato lo si concede a cose come la politica è normale che tutto ciò ci obbliga a portare un amore fatto di leggi e di obblighi morali ,e tutto ciò non risulterebbe naturale ....se invece l'occidentale o la persona civilizzata credesse più nel senso del dovere ,di dare e condividere il proprio amore ,la logica ne trarrebbe un enorme vantaggio ...questo quando il nostro cuore si espande e pompa bene l'ossigeno al cervello ,in questo caso vedreste la natura in modo logico e non solo ... anzi vi meraviglierete per tutto ciò che è stato creato, e vedrete come l'ape va in cerca del proprio nettare ,così voi andrete in cerca dell'acqua ...quindi l'uomo onererebbe la propria sacralità di essere vivente ,infatti l'uomo è un essere sacro ,è come un Dio per la
religione induista e la sua forza creatrice si espande per tutto l'universo....l'universo è quindi inteso come casa e spazio essenziale.
Secondo alcune importanti scoperte scientifiche (sempre che riguardano la fisica quantistica)si è capito che l'universo è un tutt'uno, è quindi un elemento che contiene noi come individui fino alle più piccole forme di vita ;come lo può essere un pomodoro e quindi anche quando qualcosa si finisce nulla è perso di fatti
Ciò che si perde è nell'aria Queste 2 Cose Contengono Energia Quindi Si Rigenerano In Vita
Questo è Quando il DNA lascia la sua energia nell'universo...di fatti nel Gange*19 (il fiume sacro indiano) si usa lasciare le persone senza vita ,bere l'acqua del fiume e fare il
bagno ;proprio perchè si crede che quel fiume, così taumaturgico, riesca a dare ancora energia facendo anelare la persona defunta in un altro essere la cosidetta metempsicosi o reincarnazione .....quindi la vita è nel DNA ,da quanto ho letto dalla Matrix Divina di Gregg Braden : è stato infatti fatto un esperimento con
2 cellule e si è capito che anche separandole c'è un energia sottile che le permea , questa fa si che una volta separate le 2 cellule dello stesso DNA , queste ultime tendono a riunirsi proprio grazie all'energia sottile, l'energia che l'universo si porta dentro .
*19Secondo gli indù il fiume Gange (che è femminile) è sacro. È adorato dagli indù ed è personificato come una dea Devi, che detiene un posto importante nella religione indù. Per gli Indù c'è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume (in particolare in talune occasioni) si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza. Le abluzioni mattutine e serali sono normalmente effettuate presso alcune strutture dedicate costituite da scalinate che terminano nel fiume, dette ghats. Molte persone compiono lunghi viaggi per immergere le ceneri della cremazione dei loro familiari nelle acque del Gange; si crede che questa immersione possa far salire l'anima al cielo. Numerosi luoghi sacri indù si trovano lungo le sponde del fiume Gange, tra cui Haridwar e Varanasi, la città più importante dell'induismo. Si ritiene che bere l'acqua del Gange farà sì che dopo l'ultimo respiro l'anima salirà al cielo.
Al Gange si fa riferimento nel Rig-Veda, la prima tra le scritture indù. Appare nel nadistuti (Rig Veda 10.75), che elenca i fiumi da est a ovest. Anche nel Rig Veda 6.45.31, la parola Ganga è accennata, ma non è chiaro se il riferimento
è al fiume.
Gli induisti credono anche che la vita sia incompleta senza la balneazione nel Gange almeno una volta nella propria esistenza. Una buona parte delle famiglie indù tiene un flaconcino di acqua del Gange nella propria casa. Viene considerato prestigioso detenere l'acqua della Santa Ganga in casa, e in tal modo, se qualcuno sta morendo, sarà sempre in grado di bere la sua acqua. Molti indù credono che l'acqua della Ganga possa ripulire l'anima di una persona da tutti i peccati passati, e che possa anche curare i malati. Le antiche scritture ricordano che l'acqua del Gange porta le benedizioni dei piedi del Signore Vishnu; quindi la Madre Gange è anche conosciuta come Vishnupadi, che significa "proveniente dal piede di loto del Signore Supremo Sri Vishnu".
Alcune delle più importanti festività indù e raduni religiosi (intesi come culti) si celebrano qui. Varanasi ha centinaia di templi lungo le rive del fiume che vengono spesso inondati durante le piogge. Questa città, specialmente lungo le rive, è un importante luogo di culto indù e sede per la cremazione.
La mitologia indiana afferma che Ganga, figlia di Himavan, re della montagna, aveva il potere di purificare tutto ciò che toccava. Ganga veniva dal cielo e purificava il popolo indiano. Anche dopo il funerale, gli indiani spesso immergono i corpi dei loro morti nel fiume, ritenendo così
di purificarli dai loro peccati.
Shiva Non Sà Cos'è Il Perdono Perchè Dalla Natura Non gli è Stato Imposto
L'amore ...Semplicemente Perchè La natura è Amore ...Egli Danza Con Le Sue Quattro Braccia E Distrugge Per Generare In Qualunque Momento Per Generare In Qualunque Momento
Shiva*20 è il Dio della distruzione e rigenerazione; proprio per questo sa che la natura è amore, danzando con le sue quattro braccia distrugge per rigenerare in qualunque momento .Distruggere per l'Induismo non è qualcosa di negativo infatti Shiva distrugge e controlla le ignoranze e la passività ,distrugge per purificare e rinnovare ,
distrugge il così detto velo di Maya ossia
ciò che trattiene l'uomo o il credente nel mondo ; come se quest'ultima fosse una barriera metafisica che trattiene l'uomo dall'universo . Shiva è anche un Dio molto benevolo ,e sta vicino al credente, dando molto in cambio di poche offerte .
*20 Śiva (devanagari िशव; adattato in Shiva), è il nome una
divinità maschile post-vedica erede diretta della divinità pre-aria, successivamente ripresa anche nei Veda, indicata con i nomi di Paśupati e Rudra.
Fondamento, a partire dall'epoca Gupta, di sette mistiche a lui dedicate Śiva è divenuto, in età moderna, uno dei culti principali dell'Induismo.
Uno degli epiteti di Śiva più diffusi è Hara, che letteralmente significa "Colui che porta via", "Colui che distrugge". L'aspetto distruttivo, come si è già detto, è da ricercarsi nelle origini dell'Induismo, negli inni vedici più antichi, in cui era chiamato Rudra e dipinto come una deità terrifica e potente, a cui venivano offerti numerosi tipi di yajña (riti sacrificali).
La Trimūrti, detta anche erroneamente Trinità hindu. Da sinistra a destra: Brahmā, Śiva, Viṣṇu. Tempio di Hoysalesvara, Halebid.
Con la diffusione del concetto, fuorviante, di Trimūrti[29], la figura di Śiva è stata identificata principalmente con il suo aspetto dissolutivo, e quindi rinnovatore (senza tuttavia dimenticare o trascurare gli altri aspetti). Nella Trimūrti Śiva rappresenta la forza che riassorbe i mondi e gli esseri nel Brahman immanifesto, è l'aspetto divino che conclude i cicli duali di vita-morte, per consentire a Brahmā (l'aspetto
creativo) di iniziarne degli altri; è anche il Signore che distrugge la separazione tra il Sé individuale (jīvātman) e il Sé universale (Parātman). L'appellativo di "distruttore" non è quindi da intendersi in senso negativo, in quanto l'azione distruttrice si esplica in realtà contro ciò che ostacola (Śiva è distruttore dell'ignoranza e del velo di Maya, l'illusione metafisica che tiene separato l'individuale dall'universale), oppure è un aspetto della necessità degli eventi: non è possibile una creazione senza una precedente distruzione.
Poiché la Trimūrti è correlata anche coi tre guṇa (le tre tendenze, o qualità della manifestazione), come componente della Trimūrti ed in virtù del suo appellativo di Distruttore, Śiva è anche considerato l'aspetto divino preposto al controllo del tamas, la tendenza disintegrante, cui sono associate qualità come passività, inerzia, non- azione, ignoranza; qualità che si riferiscono al mondo sensibile, quello delle azioni cioè: solo tramite la non- azione, la rinuncia ai vizi come alle virtù, al bene come al male, è possibile la realizzazione.[21]
7-Quell'Alieno Sei Tu, Quel Diavolo Sei tu , Quel Niente Sei Tu , Quel Bambino Sei Tu, Quel Bue Sei Tu , Quell'Uovo Sei Tu, Quel Generale Tedesco SEi TU, Quell'operaio Russo Sei Tu ,Quella Macchina Celeste Sei Tu, Quello Che NON TI CHIAMA per Nome Sei Tu, Quell'odore Sei Tu , Quella Voce Sei Tu.............. Nella Tua Essenza ...Il
Mondo Ideale è Come Costruirsi Uno Specchio PER me Ora...
Costruire Questo Specchio NON Rappresenta La Mia Essenza....Poichè è Solo Uno Specchio....Ho Idealizzato Troppo La Mia IMMAGINE E Ignorato Tutto Il Resto: Le Energie Dell'Universo Che Non Hanno Segreto Ma SONO Dentro Ogni Forma Di Vita
L'essenza delle cose la si può descrivere nell'anima che ogni forma di vita porta dentro di sé .....il suo mondo ideale è come uno specchio ....è come vedere Ganesh*21 con una sola zanna (ciò che rappresenta è l'unità e non la dualità) o il cuore di Gesù con la corona di spine (rappresenta il sacrificio per la Terra e non il soffrire del Santo) ecco perchè mi sono immedesimato in altre forme di vita sia nella storia che nella fisionomia ...ed ecco che il valore e l'essenza dell'anima non ha segreti è pura energia ....Idealizzare la propria immagine può essere bello, appagante ma mai completo e non rappresenta un'Unità .....L'unità invece si ha quando si è consapevoli di essere si degli animali (come direbbero molti scienziati) ma anche di avere un 'anima ed essere un'energia ,perchè per me l'anima esiste.
Dai Piccoli Segni Di Vita puoi riuscire a vedere una luce infinita:
Questo mi successe nei giorni miei più intensi spiritualmente ,riuscivo a vedere con meraviglia ; ciò che la nostra anima cerca di anelare cioè : l'infinito ...la luce che dal sole che emana la sua forza quotidiana , quella stessa luce che si guarda quando si è in fasce in tenera età , la stessa luce di cui si enfatizzano i sogni all'alba.... la meraviglia che si ha nel vedere una natura viva e serena ...il tempo che detta le trame della nostra origine cosmica ed universale allo stesso tempo.
*21Presso la religione induista, Ganesha o Ganesh
(Sanscrito गणेश IAST Gaṇeśa) è una delle rappresentazioni
di Dio più conosciute e venerate; figlio primogenito di Shiva e Parvati, viene raffigurato con una testa di elefante provvista di una sola zanna, ventre pronunciato e quattro braccia, mentre cavalca o viene servito da un topo, suo
veicolo. Spesso è rappresentato seduto, con una gamba
braccia, mentre cavalca o viene servito da un topo, suo
veicolo. Spesso è rappresentato seduto, con una gamba sollevata da terra e ripiegata sull'altra, nella posizione dell'alitasana. Tipicamente, il suo nome è preceduto dal titolo di rispetto induista, Shri.
Il culto di Ganesha è molto diffuso, anche al di fuori dell'India; i devoti di Ganesha si chiamano Ganapatya.
In termini generali, Ganesha è una divinità molto amata ed invocata, poiché è il Signore del buon auspicio che dona prosperità e fortuna, il Distruttore degli ostacoli di ordine materiale o spirituale; per questa ragione se ne invoca la grazia prima di iniziare una qualunque attività, come ad esempio un viaggio, un esame, un colloquio di lavoro, un affare, una cerimonia, o un qualsiasi evento importante. Per questo motivo è tradizione che tutte le sessioni di bhajan (canti devozionali) comincino con una invocazione a Ganesha, Signore del "buon inizio" dei canti.
È inoltre associato con il primo chakra, che rappresenta l'istinto di conservazione e sopravvivenza, la procreazione ed il benessere materiale.
Per capire meglio questo saggio ora vi do una descrizione dei Veda (le sacre scritture indiane) presa da Wikipedia
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I Veda (in alfabeto devanāgarī वेद[1], sanscrito vedico
Vedá) sono un'antichissima raccolta in sanscrito vedico di testi sacri dei popoli arii che invasero intorno al XX secolo a.C. l'India settentrionale, costituenti la civiltà religiosa vedica, divenendo, a partire della nostra era, opere di primaria importanza presso quel differenziato insieme di dottrine e credenze religiose che va sotto il nome di Induismo.
Origine dei Veda
Il termine sanscrito vedico veda indica il "sapere", la "conoscenza", la "saggezza", e corrisponde all'avestico vaēdha, al greco antico οἷδα (anticamente ϝοἷδα, da leggere "voida"), al latino video.
La letteratura vedica origina da un popolo, gli Arii, che intorno al 2200 a.C. migrò verso l'India nord-occidentale
ं
(allora indicata come Saptasindhu स िसधु, Terra dei sette
fiumi, in avestico Hapta Hindu) provenendo dall'area di Balkh (oggi in Afghanistan settentrionale). Un altro raggruppamento di questo popolo, gli Iranici, sempre provenienti dalla medesima area, invase invece l'attuale
•
Iran fondandovi una cultura religiosa che successivamente
provenienti dalla medesima area, invase invece l'attuale
Iran fondandovi una cultura religiosa che successivamente fu in parte raccolta nell'Avesta. Fu dunque nell'area dell'Afghanistan settentrionale che i Veda acquisirono le loro prime caratteristiche religiose e linguistiche[2].
Elemento centrale delle credenze religiose degli Arii era lo Ṛta (in alfabeto devanāgarī ऋत , in avestico Aša) ovvero la
Legge cosmica, e il suo "guardiano" Asura Varuṇa (व ण devanāgarī, avestico Ahura Mazdā), concentrandosi il sacrificio religioso nella bevanda sacra, il soma (सोम devanāgarī, avestico haoma) e sul rito del fuoco (devanāgarī अि agni, avestico āthra).
Con l'ingresso di questi popoli Arii nell'India settentrionale, e con i conseguenziali scontri militari con le popolazioni autoctone, acquisì rilievo religioso l'eroico dio guerriero Indra (इ ).
Mentre con il successivo accoglimento anche di culti autoctoni, spesso fondati su pratiche sciamaniche e sull'utilizzo di formule magiche (mantra, म ), la cultura religiosa degli Arii si sviluppò e si diffuse sul territorio indiano in quelle caratteristiche che saranno poco dopo organizzate dai "cantori" (devanāgarī: ऋिष ṛṣi) dei primi due Veda: il Ṛgveda e alcune parti dell' Atharvaveda (2000-1700 a.C.).
La suddivisione dei Veda e loro datazione
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qui.
Veda
• Ṛgveda
-
Aitareya Brāhmaṇa
-
Kauṣitakī Brāhmaṇa
-
Aitreya Āraṇyaka
-
Kauṣitakī Āraṇyaka
-
Aitareya Upaniṣad
-
Kauṣitakī Upaniṣad
• Sāmaveda
-
Jaiminīya Brāhmaṇa
-
Tāṇḍya Mahā Brāhmaṇa
-
Sāmavidhāna Brāhmaṇa
-
Ṣaḍviṃśa Brāhmaṇa
-
Chāndogya Upaniṣad
-
Kena Upaniṣad
• Yajurveda
-
Kṛṣṇa Yajurveda
-
Taittirīya Brāhmaṇa
-
Taittirīya Āraṇyaka
-
Taittirīya Upaniṣad
-
Kaṭha Upaniṣad
-
Śvetāśvatara Upaniṣad
-
Mahānārāyaṇa Upaniṣad
-
Maitrī Upaniṣad
-
-
Śukla Yajurveda
-
Śatapatha Brāhmaṇa
-
Bṛhad Āraṇyaka
-
Bṛhadāraṇyaka Upaniṣad
-
• Īṣa Upaniṣad • Atharvaveda
• Gopatha Brāhmaṇa
• Śukla Yajurveda
-
Śatapatha Brāhmaṇa
-
Bṛhad Āraṇyaka
-
Bṛhadāraṇyaka Upaniṣad
La raccolta dei Vedà consiste[3]:
-
nelle quattro Saṃithā (संिहता): Ṛgveda (ऋ ेद), Sāmaveda (सामवेद), Yajurveda (यजुव द) e Atharvaveda (अथव वेद), composte tra il 2000 a.C. e il 1100 a.C.[4];
-
nei Brāhmaṇa ( ा णं), commentari alle quattro saṃithā composti tra il 1100 a.C. e l'800 a.C.;
-
nelle Āraṇyaka (आर क), testi esoterici riservati agli
eremiti delle foreste o comunque recitati al di fuori del
contesto dei villaggi, composte tra il 1100 e l'800 a.C.;
-
nelle Upaniṣad (उिपनषद), opere di ulteriore
approfondimento composte tra l'800 e il 500 a.C.;
-
nei Sūtra (सू ) e nei Vedāṅga (वेदा ), opere di
codificazione dei riti, composti dal 500 a.C. in poi.
Va tenuto presente che questa suddivisione è quella universalmente considerata dagli studiosi di questa letteratura religiosa. In un significato più stretto, e più comune, per Vedà si intendono solo i quattro saṃithā, mentre dal punto di vista tradizionale solo i primi quattro raggruppamenti (i quattro Saṃithā, i Brāhmaṇa, gli Āraṇyaka e le Upaniṣad) sono considerati apauruṣeya,
• Īṣa Upaniṣad • Atharvaveda
-
Gopatha Brāhmaṇa
-
Praśna Upaniṣad
-
Muṇḍaka Upaniṣad
-
Maṇḍukya Upaniṣad
ovvero non composti dagli esseri umani e quindi appartenenti alla Śruti.
Le quattro Saṃithā Ṛgveda
Il più antico testo dei Veda è il Ṛgveda, che risulta essere anche la più antica opera della cultura indoeuropea. Nelle sue parti più antiche (inserite nei libri dal II al VII compresi) viene datato tra il XX e il XV secolo a.C. Esso si compone di una raccolta di 1.028 inni denominati sùkta (lett. "ben detto"), composti da complessive 10.462 strofe di diversi versi metrici denominate mantra (o più comunemente come ṛks, "versetto, invocazione"), suddivisi in dieci libri indicati come maṇḍala (lett. "cicli"), di diseguale ampiezza, struttura e datazione, per un totale di 153.836 parole. Il contenuto di questo Veda corrisponde ad elementi di culto sacrificale propri della civiltà degli Arii (con particolare riguardo alle divinità di Agni, Ṛta-Varuṇa e Soma) appena giunti nell'India nordoccidentale, che intersecano aggiunte poco più tarde inerenti alla valorizzazione di divinità guerriere come Indra, il dio del fulmine.
Sāmaveda
Il Sāmaveda si fonda sul Ṛgveda. Esso consiste in una raccolta di strofe (complessive 1.875, comprese le ripetizioni) la cui maggior parte (salvo 78) già compaiono
nel Ṛgveda (nei libri VIII e XIX). Esso non si compone quindi di "canti" (sāmans) piuttosto di mantra cantati da un sacerdote, l' udgātṛ (o udgātár) e dai suoi tre assistenti. La più nota versione del Sāmaveda, quella dei Kauthuma trasmessa nel Gujarāt, si compone di due raccolte:
-
il Pūrvarcika che si compone di 585 inni suddivisi in quattro sezioni. Le prime tre sezioni sono dedicate rispettivamente agli Dèi Agni, Indra e Soma; la quarta, non sempre riportata in tutte le edizioni, si compone di canti da recitarsi all'interno dei villaggi (grāmageyagāna) e canti da recitarsi al di fuori di essi (araṇyageyagāna);
-
lo Uttarāchika che si compone di 400 inni rituali da recitarsi secondo delle melodie.
Una terza suddivisione di questo Veda inerisce al Mahānāmnyārcika, riportato in dieci mantra, che tuttavia viene omesso nelle più recenti edizioni.
Yajurveda
Lo Yajurveda è il trattato di formule inerenti al sacrificio (yajus). Mentre il Sāmaveda si occupa esclusivamente del rito del soma, lo Yajurveda riassume tutto il rituale vedico. Contiene le formule sacrificali, scritte talvolta come litanie, che erano praticate dall'officiante denominato adhvaryu. Ne disponiamo due versioni: Kṛṣṇa Yajurveda (Yajurveda nero) e Śukla Yajurveda (Yajurveda bianco). Sono composti in parte in versi e in parte in prosa ed è il più antico
esempio di prosa letteraria in sanscrito.
Atharvaveda
L'Atharvaveda (anche Atharvāṅgirasaḥ o Brahmaveda) è il trattato delle formule magiche e della medicina. Consiste di una raccolta di formule magiche (brahman) sia positive (atharvan) sia negative (aṅgirga), di carattere popolare. Inizialmente non fu considerato autorevole ma poi venne inglobato nella raccolta della letteratura religiosa degli arii e adottato come manuale rituale dei brahmani. Esistono due recensioni di questo veda denominate Śaunaka e Paippalāda.
I Veda nelle tradizioni hindu
« Quello enunciato nel Veda è il Dharma supremo; in secondo luogo viene quello della tradizione sacra; segue poi quello praticato dagli uomini dabbene. Ecco i tre dharma eterni. »
(Mahābhārata, XIII, 141, 65; citato in La saggezza indiana, a cura di Gabriele Mandel, Rusconi, 1999)
La posizione assunta dalle varie tradizioni religiose e scuole religioso-filosofiche dell'Induismo nei confronti dei Veda, è da un lato strettamente connessa alla
considerazione della parola in sé, dall'altro all'aspetto rivelatorio dei Veda stessi, la śruti. Per quanto riguarda quest'ultimo aspetto, va fatta una prima distinzione fra tradizioni vicine all'ortodossia brahmanica, e che riconoscono l'autorità dei Veda, e tradizioni che invece se ne allontanano.
Fra le Darśana, per la Mīmāmsā, che considera le parole eterne, i Veda risultano essere senza tempo e increati. Differente è la posizione dei razionalisti del Nyāya, per i quali i Veda sono emanati da Dio.[5]
La religione è l'oppio dei popoli secondo
Marx ....come si fa a pensare ad un popolo quando la religione dovrebbe essere qualcosa di personale dico io....
Questa frase di Marx*22 non la condivido
affatto ,la religione per me ,invece, è qualcosa di personale, sopratutto la spiritualità che ti da una speranza nel mondo metafisico, premetto che non conosco bene Marx, ma come filosofo in questa frase presenta qualche lacuna dal punto di vista metafisico, difatti il pensiero filosofico principale di Marx è incentrato sul materialismo. Tutto il suo pensiero come il capitalismo è adottato ,ai giorni nostri ,da quasi tutti i politici ed imprenditori e non dagli spiritualisti .
La foga di questa frase è secondo me incentrata nell'odio e nel rifiuto di Dio tutto questo non è altro che accidia il settimo vizio capitale, che fa abbandonare l'uomo dal seguire Dio perchè lo sovrastano l'indifferenza e la noia nel cercare
Dio , la tristezza e la malinconia .
La frase di Marx va anche contro i principi basilari dei chakra sopratutto verso il settimo (il sahasrara)che per quanto abbiamo visto (vedi chakra ) la sua chiusura è dovuta a delusioni , nel caso di Marx, è una chiusura verso la spiritualità . Insomma una frase detta alla leggera ,poiché alla fine nel campo della filosofia Marx non si è interessato alla metafisica ma solo ad una visione materialistica.
*22Karl Heinrich Marx (Treviri, 5 maggio 1818 – Londra, 14 marzo 1883) è stato un filosofo, economista, storico, sociologo e giornalista tedesco
In italiano è spesso chiamato Carlo Marx, col prenome tradotto.
Il suo pensiero è incentrato, in chiave materialista, sulla critica dell'economia, della politica, della società e della cultura a lui contemporanea. Teorico del socialismo scientifico e della concezione materialistica della storia, è considerato tra i filosofi maggiormente influenti sul piano politico[1], filosofico ed economico[2] nella storia del Novecento.
ZEITGEIST NON C'è COME STORIA è QUELLA LA BUFALA SOCIALE DEL CONTROLLO
Zeitgeist*23 è un documentario che presume di andare contro il cosìdetto controllo sociale ,vi parlo del documentario incentrato sulla
religione ,ma gli interessi, secondo me lo hanno portato ad essere esso stesso un controllo sociale ; per controllo sociale intendo dire che il documentario grazie a delle prove ;vuole far capire che il cristianesimo, essenzialmente, è una copia delle antiche religioni indigene quali quelle dell'antico Egitto . C'è da
precisare ,innanzitutto , che chi ne capisce un minimo di religione sa che ci sono varie analogie, sia storiche che astrologiche tra tutte le religioni e credo del mondo , ma da li a dire che Gesù Cristo come persona non fosse mai esistito ce ne vuole , a parte i vangeli canonici e quelli apocrifi ; alcuni studi dicono che Gesù all'età di 12 anni si allontanò dal tempio e di lui non ci sono più notizie per quanto riguarda la Bibbia ma non per quel che ne concerne altri testi rinvenuti a
noi ,tramite l'Oriente ,di fatti di testimonianze
dello studio di Gesù su altre sacre scritture ce ne sono un sacco ,vanno dall'India fino al Giappone dove si dice che Il Gesù ragazzo fosse stato in viaggio per studiare ed apprendere la pienezza spirituale.
Poi pure se fosse vero che il cristianesimo sia un controllo sociale è anche vero che ; fin dai più vecchi abitanti della terra in poi il nostro
pianeta ,abbia passato delle ere dove Dio si è manifestato in tanti modi (Tra l'altro io non escludo che non fossero veri) : in Grecia vi era Giove , in Egitto Horus , in India Krisna a così via ....sono avvenuti tanti miracoli, guarigioni e magie ,con tanti testimoni dalla loro parte ,che in generale l'essenza della metafisica e della spiritualità ,tra cui quella cristiana ,non la si può negare .
Ci vuole un briciolo di fantasia nelle cose ,se
no ,queste non accadono. Senza la fantasia , i miracoli ,le magie ed un minimo di attributi propri del mito ;le nostre domande sul perchè siamo al mondo ,finirebbero. Ed
ecco che si può spiegare l'esistenza di una vergine che è solo un Dio che feconda un'altra Dea ,in un'altra dimensione e la trasferisce sulla Terra ;con questa frase voglio dire che l'essenza di Dio è ovunque nell'universo , può stare nei
sogni , in altre dimensioni o in altri pianeti perciò io credo o almeno provo ad intuire che; una vergine può avere un figlio .
*23 Zeitgeist: the Movie è un web film non profit basato su teorie del complotto del 2007, diretto, prodotto e distribuito da Peter Joseph; è uscito in lingua inglese sottotitolato in diverse lingue, tra cui l'italiano e successivamente doppiato anche in italiano. Del film sono stati fatti due sequel: Zeitgeist: Addendum e Zeitgeist: Moving Forward.
È un documentario diviso in tre parti, apparentemente distinte ma rivolte verso un unico messaggio:
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La prima parte tratta della religione cristiana come mito, comparando la storia del Cristo con quella di diverse religioni precedenti, in particolare con il mito di Horus. Così facendo propone una lettura astrologica della Bibbia.
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La seconda parte rivisita gli attentati dell'11 settembre 2001 in chiave cospirazionista, i possibili artefici dell'attentato, chi possa averne tratto beneficio e se potevano essere evitati.
-
La terza parte traccia un filo conduttore tra i grandi conflitti bellici che hanno coinvolto gli Stati Uniti,
partendo dalla prima guerra mondiale sino alla seconda guerra del golfo, riconducendo il tutto alle logiche affaristiche dei maggiori cartelli bancari statunitensi e al ruolo principale della stessa Federal Reserve.
Nella prosecuzione dell'ipotesi sul mito di Gesù, questa parte del film sostiene, su studi storici non comunemente accettati in ambito accademico, come quello sostenuto da D. M. Murdock nel suo libro The Christ Conspiracy, che il Cristo della storia sia un ibrido letterario ed astronomico e che la Bibbia si basi su principi astronomici documentati da molte antiche civiltà, specialmente pertinenti al movimento del Sole attraverso il cielo e le costellazioni. Il film specificamente menziona i collegamenti storici tra Gesù Cristo e la divinità egizia solare Horus. Secondo questo film, la religione ed i miti in generale possono essere impiegati per indurre le persone ad osservare principi di bontà o a ricordare eventi astronomici importanti e ricorrenti, ma in fin dei conti, se la maggior parte delle persone crede in qualcosa di fittizio, possono cadere nel pericolo di sopprimere la propria coscienza critica ed essere controllati (oppure oppressi).
Il film evidenzia tutte le narrazioni in comune riguardo alle principali divinità solari (Horus, Mitra, Dioniso, etc.), segnalando, ad esempio, come abbiano la loro data di nascita tradizionale fissata al 25 dicembre, tre giorni dopo il solstizio d'inverno.[1]
D'altra parte la data del 25 dicembre, che celebrava la festa
del Sol Invictus (istituita da Aureliano[2]), nell'anno 330 d.C. (dopo la battaglia di Ponte Milvio) venne scelta dall'imperatore Costantino I per accorpare la sua religione solare a quella cristiana.[3] Nell'anno 337 questa data venne ufficializzata da papa Giulio I. Questa decisione non è stata accettata dai cristiani copti e ortodossi, che celebrano la nascita di Gesù il 7 gennaio.
In base a calcoli di Clemente Alessandrino (libro Stromata d.C. 200 circa) si arriva a date che da novembre arrivano a gennaio;[4] in effetti Clemente colloca la nascita di Gesù «194 anni, un mese, 13 giorni prima della morte dell'imperatore Commodo (31 dicembre 192)», calcolandola al 3 a.C.[5] oppure al 2 a.C.[6][7][3][8][9]
Tramite le mie meditazioni trascendentali *24 e tramite il terzo occhio *25 ho avuto visioni e poteri che non mi sarei mai immaginato di avere prima di allora: per quanto riguarda i poteri del terzo occhio riesco ad avere delle visioni taumaturgiche ed effetti di pranoterapia *26 su un'altra persona , mi è capitato con degli amici di chiedergli se fossero mai stati operati in una parte o bassa o alta del corpo insomma dalla cinta in su o in giu , e spesso indovinavo vedendo se il mio terzo occhio era acceso nella parte
buona o spento nella parte operata ( ho notato che circa l'85% 90 % delle volte indovinavo) poi grazie alla frequenza del miracolo*27 che so riprodurre con la voce e grazie alle mie
mani ;riesco ad avere effetti taumaturgici su altri individui .
Durante le meditazioni invece ,con gli occhi chiusi ed il terzo occhio riesco ad avere delle
visioni :una volta vidi una divinità indiana che poi riconobbi in Gayatri , un altra volta vidi il volto di Gesù e di Maria mentre una volta mi è
apparso un ragno, lo stesso giorno , in seguito, ho letto delle pagine del libro la Matrix Divina di Gregg Braden che dicono...."l'esplosione del big bang si espande sotto uno schema energetico che diviene il progetto di ciò che esiste e di ciò che mai esisterà la rete di indra nei sutra buddisti o la ragnatela di Donna Ragno della tradizione degli Hopi*28" ed eccomi spiegato il ragno della mia meditazione.
*24La meditazione trascendentale è una tecnica mentale per lo sviluppo delle potenzialità umane la cui origine è da
ricondursi alla tradizione vedica. È stata introdotta in occidente nel 1958 da Maharishi Mahesh Yogi. La meditazione trascendentale non è un brand soggetto a copyright ed è praticata da milioni di persone in tutto il mondo appartenenti a varie scuole o stili.
Pratica
La MT si basa sulla ripetizione per alcuni minuti, due volte al giorno, di uno specifico suono (mantra), che permetterebbe alla mente di raggiungere uno stato naturale di "consapevolezza senza oggetto" o "senza pensieri" chiamato "trascendenza", il quale rilasserebbe profondamente il corpo e rinfrescherebbe la mente stessa, apportando vari benefici al praticante.
Secondo la filosofia tantrica, la ripetizione del mantra personale (dato cioè all'atto della iniziazione dal Maestro o da un suo emissario autorizzato) unita ritmicamente alla respirazione, porta verso uno stato in cui si può ottenere il compimento del Dharma e la liberazione dai cicli di morte e rinascita e quindi di unione con il Divino.
Ricerche scientifiche
•
Nel 1970 vengono pubblicati i primi articoli scientifici sugli effetti della MT: i risultati indicano una riduzione di ansia e tensioni nei praticanti[1]. Il "quarto stato di coscienza" o di "trascendenza" sarebbe stato individuato nel 1971 nelle ricerche di tre medici di Harvard, che l'hanno definito "stato di veglia ipometabolico"[2] e l'hanno considerato differente dai tre ben noti stati di veglia, sonno, sogno (REM).
Negli anni settanta vengono pubblicati molti altri articoli del genere, non solo di fisiologia, ma anche di neurologia e psicologia tra cui uno su Le Scienze, in italiano[3].
[senza fonte]. Intorno al 1990 due meta-analisi confermano che è la MT
significativamente più efficace delle altre tecniche note di rilassamento e meditazione[4][5].
*25 Terzo occhio Il "terzo occhio" è il presupposto dell'"intuito" e della "chiaroveggenza". Esso è situato nel centro della fronte leggermente sopra le sopracciglia. E' collegato al sesto chakra e alla ghiandola pituitaria o ipofisi, anche se è comune credere che la ghiandola pineale o epifisi sia la ghiandola del terzo occhio. Attualmente possiamo dire che la pineale è una ghiandola in letargo, dovuto al suo inutilizzo negli ultimi millenni da parte dell'uomo.
L'attivazione del sesto chakra comporta l'emancipazione
resterà l'unica tecnica di meditazione ad ottenere riscontri
scientifici fino agli anni '80
La MT
dell'intuito personale. L'intuizione è la capacità di captare una verità senza l'uso della logica mentale. Essa fa parte della sfera irrazionale dell'uomo. Una forte intuizione porta alla "divinazione", della quale la più comune e popolare pratica è la cartomanzia.
Un essere in evoluzione passa dall'iniziale intuizione alla piena attivazione del terzo occhio e così alla veggenza. Divinazione, terzo occhio e veggenza rientrano sempre nella sfera dei talenti personali.
Quando il terzo occhio è totalmente aperto è possibile vedere e fare molte cose. E' possibile vedere dentro ad un corpo umano sia nel macro (organi, ghiandole, ecc.), sia nel micro (sangue, cellule, ecc.), tanto da poterne fare dei check-up particolareggiati. E' possibile vedere anche altre realtà, oltre a quella fisica, come ad esempio le entità disincarnate, l'aura, i chakra. Tramite di esso è possibile rivivere in pieno una propria vita passata, ma anche vedere quella di altri. E' possibile sapere e vedere che cosa fanno, pensano e dicono le altre persone, restando però nella più completa discrezione. E' possibile fare un "volo astrale". Con il terzo occhio è inoltre possibile praticare la magia nera, come malocchio, fatture, malefici, stregoneria, ecc., e la magia bianca, come sciamanesimo, guarigioni miracolose sia fisiche che astrali, esorcismi, ecc. Il suo uso non sempre però necessita di un essere pienamente consapevole, a volte il soggetto opera usando l'intuizione unita alla grande pratica acquisita nel tempo. Una coscienza involuta usa la veggenza per operare la magia nera, altresì,
una coscienza evoluta la usa per operare quella bianca. Nella simbologia la veggenza è la sfera di cristallo dei maghi, dove guardando dentro si vedono cose lontane e segrete.
Il grande Theophrast Bombast Von Hohenheim, conosciuto con il nome di Paracelso (1491/3-1541/4) scrisse sul terzo occhio: "L'intima natura di ogni cosa può essere conosciuta mediante la magia in generale e mediante i poteri della vista interiore, o seconda vista. Sono questi i poteri da cui possono essere scoperti tutti i segreti della natura. Ed è necessario che un medico conosca bene questa arte e sappia capire molto di più da questa sua intima percezione circa le malattie dei pazienti, che non interrogandoli. Finché l'uomo rimase in uno stato naturale riconobbe i segni delle cose e capì il loro vero carattere. Ma quanto più si allontanò dal sentiero della natura, e quanto più si lasciò catturare dalle illusorie apparenze esterne, tanto più questo tipo di potere scomparve."
Anche nel Vangelo vi è un accenno al terzo occhio. "La lucerna del tuo corpo è il tuo occhio. Se il tuo occhio è sano, tutto il tuo corpo sarà luminoso. Ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo (astrale) sarà nelle tenebre. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande e nera sarà la tenebra!" (Matteo 6,22-23)
*26 La pranoterapia è una pratica di medicina alternativa che consiste nell'imposizione delle mani in corrispondenza della parte malata allo scopo di permettere il passaggio di prana (un supposto "soffio vitale") tra il corpo dell'operatore e quello del paziente. Chi pratica la pranoterapia è chiamato pranoterapeuta o pranoterapista. Essendo il prana un concetto religioso mutuato dall'Induismo, tale pratica dovrebbe essere utilizzata per il benessere spirituale. Tuttavia alcuni operatori e associazioni di operatori propongono la pranoterapia come pratica terapeutica, che però ad oggi non ha ancora avuto alcun riscontro scientifico riguardante l'efficacia ad eccezione dell'effetto placebo.
In Italia da alcuni anni, allo scopo di tutelare sia la qualità dei trattamenti ricevuti sia la professionalità dei praticanti, alcune associazioni di operatori collaborano con il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL) per definire limiti e competenze e regolamentarne la professione; per questo motivo, non essendo la pratica una terapia in senso medico, sono stati proposti i termini alternativi prano-pratica e prano-tecnica.[1] Ad oggi la professione della prano-pratica è regolamentata solamente nella regione Toscana come disciplina bionaturale.[2]
La pranoterapia si differenzia dalla pratica simile del reiki, al di là della terminologia utilizzata (prana e ki sono concetti paragonabili), in quanto nella pranoterapia si presuppone un passaggio di prana tra il corpo dell'operatore e il corpo del paziente mentre nel reiki
l'operatore è considerato un mezzo per il presupposto passaggio di ki tra l'Universo e il paziente. La pranoterapia non va confusa con il Pranic Healing, che è una disciplina spirituale complessa, basata anch'essa sul prana, ma che utilizza il concetto in modo differente ed elabora diverse tecniche oltre alla semplice imposizione delle mani.
* 27Frequenze Meditative
Utilizzando determinate frequenze in un ambiente silenzioso si possono effettuare sedute di meditazione, training autogeno, E.F.T, pranoterapia e altre tecniche di ricerca interiore. Ad esempio un suono con frequenza a 528 Hz, può essere utilizzato prima di andare a dormire per ri- armonizzarsi o anche per cancellare le "basse frequenze" derivanti da pessime situazioni vissute o emozioni provate. Queste frequenze possono riparare e riprogrammare il nostro DNA
Esistono frequenze sonore vitali, circa 6, che hanno un potere straordinario e benefico sulla fisiologia umana.
Queste sono:
396 HZ - Liberi dal senso di colpa e ansia
417 HZ - Cambiamento, lasciare andare il passato 528 HZ - Riparazione e armonizzazione DNA
639 HZ - Apertura e connessione nei rapporti umani 741 HZ - Stimolare il risveglio interiore
852 HZ - Ritorno all'ordine spirituale
ascoltate ripetutamente nell'arco della giornata per la meditazione il training autogeno, EFT, pranoterapia e altre tecniche di ricerca interiore.
Può essere utilizzato prima di andare a dormire anche per cancellare le "basse frequenze" derivanti da pessime situazioni vissute o emozioni provate.
In queste 6 frequenze (Do 396 HZ, Re 417 HZ, Mi 528 HZ, Fa 639 HZ, SOL 741 HZ, LA 852 HZ) la proporzione che ne deriva crea ottave superiori corrispondenti alla geometria sacra del Codice da Vinci.
È l'inizio di una nuova scienza, la Cimatica, che studia le onde e i suoni che creano forme geometriche armoniose.
I suoni e la luce saranno gli strumenti delle medicina del futuro.
Nikola Tesla diceva che i tre numeri principali che costituiscono l'universo sono 3,6,9. - La frequenza 528 Hz (5+2+8=15 1+5 =6) è definita la frequenza 'Miracolo' ed è la stessa delle eliche del DNA...
- Nei canti Gregoriani, queste frequenze basiche sono
espresse continuamente e ripetutamente. Da questo deriva il senso di armonia e di beatitudine.
- Un istituto giapponese (I.H.M Research Institute), ha condotto una ricerca su queste frequenze vitali, fotografando a -25 gradi i cristalli dalla geometria perfetta che ne derivava. La tecnica è quella di Masaru Emoto.
- Altre ricerche con la kinesiologia sui chakra ha dimostrato il potenziamento della forza vitale in presenza di tale frequenze.
- Tutti i pezzi di musica classica composte da Ottave superiori posseggono alcune di queste frequenze specifiche.
- Nel padiglione auricolare è presente la proporzione del Codice da Vinci.
- I suoni che posseggono queste frequenze hanno un potere straordinario sulla fisiologia umana grazie appunto alla forma che accoglie informazioni coerenti alle leggi della creazione universale.
Il corpo umano è composto di sostanza genetica ed è dotato di un trasmettitore e un ricevitore estremamente evoluto di frequenze. Durante sperimentazioni scientifiche, si è osservato che inserendo il DNA in un contenitore particolare di elettroni, questi ultimi si dispongono creando
una struttura uguale al DNA. Se si rimuove il DNA, gli elettroni ritornano ad occupare le precedenti posizioni. Questa è la prova certa che il patrimonio genetico dell'essere umano interagisce di continuo con l'energia circostante; siamo noi, le nostre condizioni emotive, a influenzare il mondo di continuo.
Dentro un essere umano ci sono delle microantenne, conosciute con il nome di amminoacidi, connesse e collegate con il DNA. Inoltre, esistono 64 codici genetici, fatti per inviare o ricevere frequenze più elevate collegando ogni persona ad una coscienza più elevata. Le ultime ricerche scientifiche dicono che solo 20 di queste antenne sono funzionanti, mentre le rimanenti 44 rimangono "spente". 20 antenne sono insufficienti a collegare un essere umano con le frequenze più elevate. Ne deriva che ogni essere umano usa solo una piccola parte del proprio potere cerebrale.
Le nostre emozioni hanno una funzione determinante sull'attivazione di queste microantenne, come dimostrato da Bruce Lipton nel libro La biologia delle credenze. Una situazione di paura che deriva da tutte le nostre emozioni a bassa frequenza, può attivare solo alcune di queste "antenne" perché produce una lunghezza d'onda lunga e lentissima.
Invece l'amore, espressione di tutte le nostre emozioni di
elevata qualità spirituale, riesce ad attivare un numero elevato di "antenne Effettori' perché genera una lunghezza d'onda veloce e corta.
*28 Gli Hopi (chiamati anche Moki, o Moqui), sono una popolazione Amerinda che vive nel Sud-Ovest degli USA. Contrariamente agli altri popoli Pueblo, che risiedono tutti in Nuovo Messico (gli Zuni al confine tra Nuovo Messico e Arizona), la riserva degli Hopi si trova in Arizona, all'interno della grande nazione Navajo.
La sua economia si basava essenzialmente sulla coltivazione del mais, della zucca, dei fagioli e del melone.
In base alle testimonianze archeologiche, durante il periodo Pueblo IV che va dal 1300 sino all'arrivo degli spagnoli nel 1598, alcune tribù dell'antico popolo degli Anasazi abbandonano il loro territorio e scendono dal nord verso il sud per unirsi agli indiani Hopi e agli Zuni. L'architettura dei villaggi Hopi ricorda i pueblos dell'antica cultura degli Anasazi.
La cultura Hopi è simile a quella Pueblo e anche i loro villaggi sono costruiti come quelli dei Pueblo, cioè con abitazioni che possono raggiungere i cinque piani.
I loro insediamenti furono descritti dal frate Marcos de Niza come delle grandi città colme d'oro e furono (per questo motivo) punto di passaggio della violenta spedizione di Francisco Vásquez de Coronado (1540).
5-Il Mondo Non è Solo Ideale ma Anche Natura e Rapporti Umani Verso L'ambiente Verso, Ciò Che Circonda , Verso Le Energie Che Ci Dà E Che Noi Diamo, Verso Il Rispetto Per La Propria Terra E Radice
Il Mondo è pieno di energie i rapporti umani altrettanto
....avere rispetto verso la propria Terra è il massimo che si possa dare alla vita sembra strano ma è tutto concatenato è sempre una causa effetto,secondo il buddismo tibetano*29 esiste una forza che si chiama Aura sciamanica tibetana*30 , questa fa si che quando siamo tutti felici ed il mondo ci sembra felice ,ai nostri
occhi ,tutti sembrano felici ed infatti lo sono mentre quando siamo un po cupi e tristi questo si riversa sugli altri ,come ho detto prima ,lo
spazio tra le cose è pura energia e si manifesta nel campo elettromagnetico tuo e degli altri.
*29 Buddismo Tibetano
I Lignaggi del Buddhismo Tibetano sono le principali correnti di trasmissione degli insegnamenti del Buddhismo in Tibet e nelle aree in cui si è storicamente diffuso il Buddhismo Tibetano.
I Lignaggi hanno come base determinati monasteri (usualmente ogni monastero afferisce ad un Lignaggio, anche se vi sono monasteri che ne accolgono più di uno) dove gli insegnamenti sono ripartiti e trasmessi secondo linee diverse. Non sono però insegnamenti esclusivi: i riti di una scuola possono essere assunti anche da altre, così come particolari culti di divinità tantriche o di particolari Yidam o determinati cicli tantrici.
Il Lignaggio contiene una serie di dottrine da praticare con una serie di esperienze fisiche e mentali guidate da uno o più Lama qualificati i quali abbiano ricevuto da altri Lama le specifiche Trasmissioni, Iniziazioni e autorizzazioni.[9] ha la possibilità di impartire quelle Iniziazioni (Wangkur), Trasmissioni Orali (Lung / Ka-Lung) insegnamenti generali e istruzioni specifiche di meditazione da cui trarre autonomamente delle conclusioni e con cui conseguire i propri fini. Un esempio è la meditazione Dzogchen, sviluppata in ambito Nyingmapa avendo come origine
Guru Rinpoche, Vimalamitra e altri, e poi diffusasi principalmente nel Lignaggio Kagyupa
[senza fonte] e poi in molti Lignaggi esistenti in Tibet e nella regione himalayana, forse un po' meno nel Lignaggio Gelugpa.
Sempre nel lignaggio Nyingmapa esiste tuttora, a partire da Guru Rinpoche (Guru Padmasambhava dell'Uddiyana) il lignaggio dei Terma, Testi di insegnamenti o oggetti sacri di particolarissimo valore, scritti o comunque prodotti a beneficio delle generazioni successive immerse nelle difficoltà e sofferenze del Kaliyuga comunemente tradotto come "era delle cinque degenerazioni" insegnando tecniche, rituali, meditazioni e procedimenti di ogni tipo per beneficiare gli esseri senzienti nel Kaliyuga, sottoposti a grandi sofferenze e difficoltà di ogni tipo.
*30 Aura sciamanica tibetana
Tra le innumerevoli specializzazioni della scienza occulta, una delle più interessanti è lo studio
dell’aura. Parlando in termini scientifici, l’aura è una emanazione magnetica e impalpabile generata da forze eteriche e di vario altro genere, provenienti dagli esseri umani e dagli oggetti con i
quali si entra in contatto.
seguito all'attività del 3o Karmapa Rangjung
Dorje
specialmente in
Ogni cosa in natura è atmosfera e magnetismo (tutta la materia organica e inorganica riflette questa
energia). Ciò vale tanto per il più semplice dei cristalli o degli organismi viventi, quanto per gli
esseri più evoluti e dotati di una coscienza.
Il Webster’s New World Dictionary definisce l’aura come una particolare atmosfera o esalazione
che sembra circondare una persona o un oggetto.
È chiaro, quindi, che tutta la materia riflette un campo energetico......
Il Carbonio-7 è composto da:
. 6 protoni
. 1 neutrone
. 6 elettroni = 616.
E' stato scoperto che il carbonio-7 è auto-cosciente. Questo significa che possiede intorno a sè una proprietà elettromagnetica. Questa proprietà elettromagnetica, quando si estende più ampiamente, è conosciuta come AURA.
Gli scienziati al momento non capiscono perché il sole è determinato ad emettere queste radiazioni che trasformano il carbonio-12 in carbonio-7.
L'occultismo qui può rispondere:
Il sole trasforma il carbonio-12 (essere umano "standard") in carbonio-7 (essere umano realizzato/completo)
Fuoco trasforma_Fuoco brucia la tua virtù _fuoco brucia la tua viltà.
Questa massima l'ho tirata fuori perchè dal fuoco che forgia e trasforma che può essere un fatto del tutto materiale ,si passa al fuoco che brucia la tua virtù ; in maniera allegorica e che diviene qualcosa di metafisico fino ad arrivare al fuoco che spero brucerà la viltà di tutti noi ,
infatti non basta essere dei virtuosi in questa vita ma bisogna essere anche bravi moralmente , secondo me un individuo può essere di qualunque schieramento politico o religioso, oppure un virtuoso della fotografia o della musica, ma la differenza la fa sempre chi è elevato moralmente e spiritualmente.
Il fine di questa esperienza è stato quello di illuminare me stesso il più possibile , spero di avervi fatto riflettere e perchè no illuminare
anche voi lettori.......... in questo universo, che è come una porta che si attraversa ............e che
come direbbero gli aborigeni australiani “Siamo tutti i visitatori di questo tempo, questo luogo.
Siamo solo di passaggio. Il nostro scopo è quello di osservare, imparare, crescere, amare, e poi torniamo a casa.”
Amen _ Namastè
E Buona Utopia di Pace Eterna A Tutti DOLPHIN OMEGA